Matteo MIlitello

Cucina semplice, ingredienti di qualità e amore per i prodotti che hanno una storia da raccontare: sono questi i pilastri di Matteo Militello, chef romano classe 1988 con origini umbre che ha cominciato ad amare la cucina tra la mura di casa, quando da piccolo si incantava a osservare la nonna mentre tirava la pasta. Proprio con lei inizia a cucinare e a scoprire i primi sapori, fino a muovere i primi passi verso quella che diventerà la passione della sua vita. Il suo viaggio gastronomico è cominciato abbastanza presto e a oggi è stato costellato da tappe di tutto rispetto, nonostante la giovane età. La prima esperienza in cucina arriva presso l’Hotel Quirinale di Roma, poi Matteo parte per Londra dove è rimasto due anni. Qui conosce e approfondisce la cucina thai, un tassello importante della sua formazione di chef che segna anche un primo approccio all’aspetto gestionale della ristorazione. Rientrato in Italia, ha lavorato al fianco di Guido Boemi a Castel Gandolfo, poi nelle cucine di Apuleius e Boccondivino. Successivamente è approdato a La Pariolina dove è stato sous chef di Andrea Di Raimo, divenuto suo mentore. Matteo viene poi chiamato a curare l’apertura di Brado, un vero angolo di montagna in città in cui le sue ricette a base di selvaggina hanno conquistato Roma: è stato il trionfo della grande cucina rurale, dei sapori autentici e genuini, highlights che da sempre guidano la sua ricerca culinaria. Oggi Matteo ha focalizzato i propri obiettivi professionali su Aventina, la bottega con cucina dove i prodotti di eccellenza – italiani e internazionali – sposano un’arte culinaria semplice ed essenziale, proprio come piace a lui.
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