Lungo la celebre e magica Regina Viarum, nel cuore della città millenaria, una gemma nascosta tra alberi e sampietrini secolari torna ad accogliere gli avventori per la seconda stagione: Solum, ristorante con cocktail bar e intrattenimento musicale dei due imprenditori romani Edoardo Marchese ed Edoardo Mamalchi, con Chiara Paolini come responsabile organizzativo.
È una new entry tutta da vivere dall’aperitivo al dopocena, aperta dal martedì alla domenica: a via Appia Antica 16, dietro le possenti mura in laterizio, si nasconde il giardino segreto che già lo scorso anno aveva registrato un grande successo tra i romani e non solo. Una location unica, centralissima e posta a pochi passi da Porta San Sebastiano, è allestita con un salotto en plein air rural chic, al riparo dalla frenesia del centro storico preso d’assalto dall’over-tourism.
Solum è un luogo autentico e straordinario, che si caratterizza per la sua eleganza “comprensibile” e avvolgente, dove in ogni angolo si respira la storia del territorio che lo accoglie e si percepisce l’eredità di un passato unico che va tutelato e accresciuto. Per la Via Appia, infatti, è stato appena concluso l’iter per la sua candidatura al riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Unesco, per il cui esito si aspetta la valutazione del Comitato consultivo internazionale Unesco prevista nel corso del 2024.
Il fil rouge con la storia passa anche attraverso la proposta gastronomica, che da Solum omaggia la tradizione attraverso un menu che punta sulla cucina italiana delle origini, tra richiami al Mar Mediterraneo e al suo entroterra.
“Abbiamo voluto creare un ristorante che fosse anche un salotto per le serate e le notti romane – racconta Edoardo Marchese – tra il profumo del fieno e delle erbe aromatiche, con una proposta culinaria semplice e ben fatta insieme a ottimi cocktails. Siamo in posizione centralissima, ma c’è la bella sensazione di essere in un contesto agreste: questa è la magia di Roma! Lo chef Gaetano Costa ha sposato con noi il progetto e, insieme al resident chef Alviti, porta avanti un racconto culinario caratterizzato da sapori concreti. La musica farà il resto per regalare l’incanto di serate avvolgenti e piacevolissime”.
Con ricette realizzate a base di prodotti territoriali, freschi e genuini offerti dalla terra, come indica il nome stesso del locale (dal latino suolo, fondamento) l’offerta culinaria ha il fulcro nella proposta di carne, pesce, vegetali e dessert che abbiano almeno un passaggio in griglia. Il tutto è accompagnato da vini e cocktail oltre che da una selezione musicale, che rendono speciale l’appuntamento a tavola in questo luogo, the place to be dell’estate romana.
La convivialità, favorita dalla bella stagione e dai tavoli sociali, che invitano a sedere persone predisposte a nuove conoscenze, passa anche dalle grigliate, col rituale della cottura alla brace, rigorosamente a carbone e perfettamente eseguita, che sia di carne, pesce o verdure. È un metodo di cottura primordiale, ancestrale come il mito del fuoco rubato agli dèi e donato agli esseri umani da Prometeo, impreziosito dall’utilizzo di elementi vegetali aromatici. Come le erbe odorose che vanno a comporre “piatti belli da vedere e buoni da gustare” – racconta lo chef di fama internazionale Gaetano Costa, coadiuvato dal resident chef Alviti – “che sono solo all’apparenza semplici, perché richiedono cura fin dall’approccio con i selezionatori che riforniscono la cucina”. Il pesce di Solum proviene dalle aste di Terracina e Fiumicino; la carne arriva da allevatori di manzi di razza Scottona o Maremmana che vivono allo stato semibrado.