A Milano il vino torna protagonista: esplode il trend delle vinerie e bar à vin

A Milano il vino torna protagonista: esplode il trend delle vinerie e bar à vin - Fornelliditalia.it

Il panorama enologico milanese sta vivendo una rinascita senza precedenti grazie alla crescente apertura di vinerie e bar à vin. Questo nuovo fenomeno, che si sta consolidando in una città tradizionalmente votata all’aperitivo e alla mixology, offre un’alternativa ai cocktail bar, che stanno vivendo un momento di stagnazione. In quest’ottica, è interessante analizzare con esperti del settore come Federico Gordini, presidente e fondatore della Milano Wine Week, l’evoluzione di questa tendenza e le sue implicazioni per i consumatori e il mercato.

L’emergere delle vinerie a Milano

Un ventaglio di opportunità

Milano, capitale dell’aperitivo, sta assistendo a un’influenza sempre più marcata delle vinerie-bottiglierie che offrono un mix di vini di qualità e un ambiente informale. Secondo Gordini, questa combinazione di vino e gastronomia permette di rivisitare il concetto di osteria, spostando il focus verso una proposta più agevole e gourmet rispetto a quanto offerto in passato. Le vinerie in città, infatti, propongono non solo una selezione curata di vini da mescita, ma anche dei piatti semplici che accompagnano perfettamente l’esperienza enogastronomica.

Un aspetto interessante è la crescente varietà nei menù delle vinerie che, al contrario di altri locali, presentano una maggiore verticalità nell’offerta dei vini e una diversificazione che premia anche i piccoli produttori. Tali locali si avvalgono di un’architettura sentimentale e di ricette che trascendono le tradizioni classiche, creando un’atmosfera di scoperta e sperimentazione.

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Contro i ricarichi eccessivi

Tuttavia, la crescente popolarità delle vinerie pone interrogativi sui ricarichi applicati ai vini nella ristorazione milanese. Gordini sottolinea come, sebbene ci sia una tendenza positiva nel fornire selezioni di vini più ampie e diverse, la questione dei margini di profitto applicati all’acquisto di vino deve rimanere equilibrata. Un eccessivo ricarico può infatti allontanare i consumatori dallo stappare una bottiglia al ristorante, spingendoli a cercare alternative più convenienti nei cocktail bar.

La sua analisi mette in evidenza un fenomeno preoccupante di “ristorazione modaiola” che carica i prezzi a dismisura, scatenando la fuga dei clienti verso altri format più sostenibili dal punto di vista economico. Si fa quindi bisogno di un approccio rispettoso per garantire una fruizione ottimale dell’offerta enogastronomica milanese.

L’importanza della selezione del vino

La riscoperta dei piccoli produttori

Un altro elemento chiave nel cambiamento dello scenario vinicolo milanese è la valorizzazione delle piccole realtà produttive. Le vinerie e i wine bar, secondo Gordini, stanno diversificando le loro carte dei vini puntando non solo su marchi noti, ma anche su piccole etichette artigianali. Questa scelta consente ai consumatori di diventare esploratori dei gusti, assaporando pregiati vini da diverse regioni d’Italia e contribuendo nel contempo alla sostenibilità del settore.

Le selezioni si fanno sempre più raffinate e mirate. Ogni settimana, le carte dei vini possono subire variazioni, così da offrire ai clienti nuove esperienze enologiche da scoprire. Inoltre, il rapporto qualità-prezzo è sempre più interessante, rendendo l’esperienza enogastronomica più accessibile e stimolante per i consumatori.

L’impulso dei vini naturali

L’interesse crescente nel campo dei vini naturali rappresenta un ulteriore aspetto del processo di evoluzione del mercato. Questa categoria, molto attraente per il pubblico più giovane, spera di catturare l’attenzione di una generazione che ama esplorare e scoprire nuovi sapori. I bar à vin della nuova generazione stanno investendo in comunicazione per promuovere un’offerta che abbraccerà tutte le espressioni del mondo vinicolo, a vantaggio di una clientela curiosa e desiderosa di apprendere.

Professionisti e formazione nel mondo della ristorazione

Il ruolo strategico dei sommelier

Nel contesto della valorizzazione della ristorazione, i sommelier giocano un ruolo di fondamentale importanza. Federico Gordini mette in luce come la carta dei vini stia diventando non solo un elemento di valorizzazione, ma anche un vero e proprio manifesto per un locale. Per questo motivo, la qualità del servizio e dell’accoglienza sono essenziali per garantire che l’esperienza complessiva del cliente sia positiva.

Gordini anticipa anche progetti innovativi legati alla Milano Wine Week, come Wine List Italia, che mira a promuovere la figura del sommelier e a mettere in luce l’importanza delle selezioni di vino. La formazione dei sommeliers è vitale, non solo per garantire una buona esperienza al cliente, ma anche per attrarre e preparare le nuove generazioni a lavorare in un settore sempre più competitivo.

Incontri stimolanti tra professionisti e studenti

Un altro progetto significativo è rappresentato dagli incontri tra sommelier esperti e studenti degli istituti alberghieri. Questi scambi offrono ai giovani un’opportunità unica per apprendere dai professionisti già affermati nel settore, stimolando un dialogo che può rivelarsi cruciale per il loro futuro professionale. Formarsi in un ambiente di lavoro che non solo valorizza l’offerta vinicola ma supporta anche la crescita personale dei nuovi esperti è un passo importante verso un’eccellenza condivisa.

La Milano Wine Week si conferma quindi un prestigioso palcoscenico per valorizzare l’arte dell’accoglienza, la selezione dei vini e la formazione dei giovani talenti, tutti elementi essenziali per ribadire il primato milanese nel mondo del vino.

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