L’agricoltura biologica è una delle ultime tendenze che sta fortemente contaminando il settore del gelato artigianale. Secondo le stime elaborate dal Sinab – Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica – la superficie biologica coltivata in Italia è di oltre 2 milioni di ettari, di cui il 25,5% presente nell’Italia Centrale. La Regione Lazio, con oltre 164mila ettari coltivati a biologico mantiene un posto di rilievo tra le regioni italiane. Dati che impattano positivamente sulla produzione e sul consumo del gelato artigianale biologico nell’hinterland laziale.
Un segmento che sta portando avanti il gelatiere di Albano Matteo Grizi, posizionato tra i migliori sedici gelati d’Italia al ‘Gelato Festival 2021’, già vincitore al Sigep come miglior ‘Gelatiere dell’anno 2022’, a lui si deve il gusto ‘Zabaione Capitolium’ in omaggio alla Capitale. Il suo gelato vanta una tradizione storica nel cuore dei Castelli Romani con Fortini La Gelateria, sulla scia di quanto fatto negli ultimi 60 anni da nonno Franco, da sempre fonte d’ispirazione per Matteo. Grizi, oltre ai grandi classici, ha sperimentato con successo il gelato biologico attraverso un lavoro di ricerca insieme all’agronomo Marco Greggio, analista sensoriale di grande livello e già conosciuto nel settore agroalimentare per le sue pubblicazioni. Il gelato biologico di Grizi nasce dall’idea di ricreare il sistema delle piante antiche da frutto, dal gelso al corbezzolo.
“Uno sguardo al passato, ma senza nostalgia, un ritorno ancestrale per valorizzare la tradizione e il territorio. Credo sia un modo per restituire autenticità al gelato, dove oltre al gusto è possibile assaporare la semplicità degli ingredienti. Green, nutriente e genuino, le materie prime riportano alla terra e al Km0 del Lazio” – spiega il gelatiere Matteo Grizi. Tra i gelati biologici più gettonati, presso le sue location di Albano e Genzano, il gusto al ‘melone pontino’; alle fragoline di Nemi e alla ‘mora selvatica’.