Pasta, patate e provola affumicata alla napoletana
Ingredienti
320 g pasta mista corta di Gragnano trafilata a bronzo
800 g patate non novelle
40 g olio extravergine di oliva
200 g provola affumicata
100 g pancetta
1 costa di sedano
6 pomodorini del piennolo solo per dare colore
3 foglie basilico
1 cipolla bianca
1 spicchio aglio
q.b. parmigiano reggiano
q.b. pepe nero
q.b. sale
Procedimento
Soffriggete in una pentola piuttosto profonda ed in olio EVO la cipolla tagliata finemente, con il sedano e l’aglio tritato.
Fate imbiondire, avendo cura di non bruciare la cipolla.
Aggiungete le patate precedentemente tagliate a tocchetti, non troppo grandi, ma neanche troppo piccoli perché non perdano di consistenza.
Aggiungete la pancetta tagliata a sua volta a tocchetti.
Fate cuocere per qualche minuto, facendo attenzione che non si attacchi nulla al fondo della pentola.
A metà cottura delle patate, aggiungete i pomodorini tagliati a pezzi, che serviranno solo per dare un po’ di colore al piatto, sale, pepe e continuare la cottura mescolando.
Aggiungete le foglie di basilico spezzettate.
Quando le patate saranno cotte, aggiungete l’acqua per la cottura della pasta.
Sarà opportuno le prime volte versarne un piccolo quantitativo, aggiungendone altra se necessita.
Portate ad ebollizione, ed aggiungete, ove necessario, un altro po’ di sale.
Buttate la pasta e porta a cottura sempre mescolando.
Tenete presente che la pasta di grano duro di Gragnano, soprattutto se trafilata al bronzo, ha un tempo di cottura un po’ lungo, ma scolatela sempre al dente.
Spegnete il fuoco ed aggiungete la provola affumicata tagliata a tocchetti, mescolando fino a che sarà azzeccata, cioè sciolta.
Aggiungete il parmigiano e servite irrorando con un filo di olio extravergine di oliva.
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Alessandro Ziccarelli – classe 1961, cosentino di nascita, studi classici e in seguito universitari a Napoli, abbandonati forzatamente dopo un evento tragico familiare a tre quarti del percorso. La passione per la cucina lo porta, anche per necessità, a cambiare strada e a frequentare il primo corso di cucina nel 1984 sempre a Napoli, dove si perfeziona soprattutto nella cucina di pesce oltre a quella della cucina regionale di tradizione, culminata poi con la particolare ricerca delle ricette antiche, dei prodotti autentici, di nicchia e dei sapori di una volta. Un particolare riconoscimento va al Prof. Renato Bedini, grande esperto di cucina e non solo. Restio da sempre ai compromessi sui piatti italiani classici fondamentali. Dopo varie esperienze in Italia e, soprattutto ovviamente a Napoli, decide di partire per il Nordamerica e si ferma a Toronto dove apre nel tempo due attività nel campo della ristorazione e della pasticceria all’ingrosso, oltre ad una importazione di prodotti dall’Italia, dall’Europa e dal Sudamerica. Ritorna dopo un periodo di otto anni alla professione di cuoco assumendo diversi impegni in svariati e noti ristoranti sia a Toronto che a Woodbridge, dove fra questi ama ricordare gli anni trascorsi nell’apertura e nella conduzione della cucina del Ristorante Spaccanapoli di Tanya Levato e dei fratelli Carmine e Marcello D’Alonzo in Woodbridge, unico locale di cucina tradizionale, popolare e di pesce napoletana. Dopo varie esperienze in altri 8 ristoranti, attualmente ricopre il ruolo di Head Chef al Ristorante La Bella Italia di Toronto dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nella location originale dello stesso ristorante a Maple. In possesso di varie certificazioni e diplomi come cuoco sia italiane che canadesi nonché membro di diverse Associazioni di categoria italiane, brasiliane, americane e canadesi, attualmente ha ricevuto la carica di Vice Presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI Canada). Di passione in passione, partecipa ogni settimana ad una trasmissione in radio (CHIN Radio Tv International) con interventi squisitamente culinari oltre a curare gli articoli personali e dei vari cuochi dell’APCI (Italiana, Canadese e Americana), pubblicati settimanalmente sul Corriere Canadese di Toronto.