Caprese di bufala e gambero rosso di Mazara
Ingredienti
dosi per 6 persone
1 Kg di pomodori maturi
2 cucchiai di agar agar in polvere
1 cucchiaino di tabasco, aceto di vino bianco o succo di limone o lime
olio evo, sale, pepe
un mazzetto di basilico
2 mozzarelle di bufala di 250 g
e poi…
100 g foglie di basilico freschissime
succo di 1 limone
5 g agar-agar in polvere
1 pizzichino di sale
Preparazione
Sbucciare i pomodori a vivo e togliere la parte bianca e i semi per quanto possibile. Tagliare i pomodori a pezzetti .In una padella mettere a cuocere a fuoco basco il pomodoro. Quando è intiepidito frullarlo con un mixer ad immersione e continuare a scaldare sino a bollire.
Sciogliere la polvere di agar agar in poco succo di pomodoro e poi in tutto il contenuto con una frusta. Far bollire per 3-4 minuti e togliere dal fuoco. Aggiustare di sale e pepe. Aggiungere due cucchiai di tabasco e uno di aceto. Versare il contenuto in vasi di vetro e porle in frigo per almeno 3 ore solo dopo che il contenuto sia completamente raffreddato.
E poi…
Lavare il basilico e metterlo ad asciugare su un canovaccio pulito. Mischiare l’agar-agar in polvere (o la pectina) con 20 g di acqua, aggiungere il basilico e frullare. Unire l’ultimo strato nel vasetto con un gambero di Mazara marinato per 1 minuto con olio extravergine, sale e limone e servire.
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Si definisce uno Chef estroverso, eclettico ed innovativo ma senza dimenticare le origini della sua terra e della cucina mediterranea. Vanta un’esperienza ventennale nel settore ristorativo e alberghiero di Lusso.
“Una vita passata tra i fornelli – racconta -, una passione che è cresciuta con me dall’infanzia trascorsa tra essenze e profumi che hanno, poi, determinato la mia professione. Inizia da molto lontano la mia passione per questo “fantastico” mondo, non privo di “grattacapi” e responsabilità, che amo affrontare e vincere con successo.
Di fatto, il mio interesse per la cucina cominciò quando mio padre Davide mi trasmise ed insegnò ciò che apprese nel settore alberghiero girando l’Europa. Prima di far ritorno in Italia, chiamato dai propri fratelli, anch’essi Chef con esperienza internazionale, mio padre Davide trascose sette anni in Inghilterra presso Bournemouth, dove conobbe poi mia madre. Ritornato nella propria città di origine ovvero Levico Terme iniziò, assieme ai fratelli, un’attività alberghiera.
Rimasi affascinato dal mondo ristorativo ed alberghiero già da bambino. Giocando spesso con i cugini presso l’albergo di famiglia, sono riuscito a far tesoro dei consigli trasmessi dalla maestria e dalla professionalità degli zii e di mio padre.
Ho iniziato sbucciando patate da bambino per divertimento e poi mi sono iscritto alla scuola alberghiera dove, fin da subito, ho ottenuto ottimi risultati. All’età di 19 anni mi venne proposto di esercitare come Chef presso l’Hotel Miralago di Levico Terme e mi misi alla prova gestendo l’attività per ben quattro anni. Successivamente ho deciso di acquisire nuove competenze, viaggiando in diverse zone d’Italia e d’Europa.
Ho lavorato all’interno di oltre 25 strutture, provando ad apprendere da loro le migliori tecniche per la mia professione, facendo sacrifici e frequentando numerosi corsi come Tapas e Finger food, Cake Design 1 e 2 livello, dolci rivisitati, cioccolato, piatti della banchettistica, sculture di burro e ghiaccio, vegetali, ecc…
Sono riuscito ad affermarmi nelle migliori strutture ricettive fino ad arrivare alla qualifica di Executive Chef, gestendo e formando numerose brigate”.
Ama la correttezza e la precisione. Dicono di lui che riesca ad essere creativo e dinamico allo stesso tempo.