Albifrutta, una storica cooperativa piemontese, ha dimostrato negli anni la capacità di adattarsi alle sfide del mercato della frutta. Fondata nel 1977 a Costigliole Saluzzo, è oggi una realtà vibrante con oltre 100 soci. Con un focus sulla qualità dei prodotti e sulla sostenibilità, Albifrutta ha saputo mantenere la sua competitività nelle provincie di Cuneo, Torino e oltre, promuovendo frutta fresca e di alta qualità.
La storia di Albifrutta: radici profonde e crescita continua
Albifrutta è stata fondata nel 1977 come un’unione di produttori agricoli con l’obiettivo di valorizzare la frutta delle colline piemontesi. Situata a Costigliole Saluzzo, la cooperativa ha il compito di raccogliere e distribuire la frutta prodotta dai suoi soci, garantendo un collegamento diretto tra agricoltori e consumatori. Nel corso degli anni, Albifrutta ha saputo superare le sfide del mercato, evolvendo e ampliando la sua rete di distribuzione.
Oltre ad essere un importante attore nell’economia locale, Albifrutta ha anche avviato collaborazioni con altre cooperative e aziende per promuovere il prodotto locale. Ciò ha permesso di aumentare la visibilità della frutta piemontese e di valorizzare le specificità del territorio. Oggi, la cooperativa è riconosciuta non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il suo impegno verso pratiche agricole responsabili.
L’impegno per la qualità e la sostenibilità
Uno dei principali punti di forza di Albifrutta è il suo focus sulla qualità e sulla sostenibilità. La cooperativa ha instaurato un rigoroso regolamento interno, che guida i soci nel rispetto degli standard di raccolta e lavorazione. Ogni frutto deve rispettare criteri estetici e gustativi di alto livello per poter essere commercializzato con il marchio Albifrutta.
Nel contesto della sostenibilità, l’azienda ha investito recentemente in impianti fotovoltaici da 500 kW per diminuire l’impatto ambientale delle sue attività. Questo investimento non solo migliora l’efficienza energetica, ma contribuisce anche a un’operatività più rispettosa dell’ambiente. La cooperativa ha adottato pratiche che mirano a ridurre l’uso di pesticidi e a preservare la biodiversità, aumentando così la qualità finale dei prodotti offerti.
Sfide e successi nella stagione frutticola 2024
Flavio Lovera, direttore di Albifrutta, ha raccontato le sfide che la cooperativa ha affrontato durante la stagione frutticola del 2024. La primavera è stata caratterizzata da piogge intense a giugno, che hanno avuto un impatto negativo sulla qualità delle albicocche, in particolare delle varietà precoci. Tuttavia, con l’arrivo di varietà medie e tardive, la situazione è migliorata notevolmente, portando a una ripresa dei prezzi di vendita.
Un esempio di successo è stato il riconoscimento della Tonda di Costigliole, una varietà di albicocca apprezzata dai consumatori e sostenuta da un efficace marchio di commercializzazione. Questo ha consentito alla cooperativa di non solo recuperare le perdite iniziali, ma di espandere la propria mercato.
Innovazione: strategie per il futuro di Albifrutta
Per il futuro, Albifrutta sta preparando la nuova campagna delle mele con l’aspettativa di vedere un aumento significativo delle vendite. Recentemente, la cooperativa ha introdotto un innovativo macchinario per il trattamento delle mele in acqua. Questa attrezzatura riduce al minimo le ammaccature durante il trasporto e migliora l’estetica del prodotto finale.
Queste innovazioni dimostrano anche un forte impegno dell’azienda verso pratiche sostenibili. Albifrutta sta esplorando continuamente nuovi metodi di raccolta e lavorazione della frutta, ottimizzando i processi per garantire non solo la qualità dei frutti, ma anche una maggiore efficienza produttiva. In questo modo, la cooperativa è pronta non solo a rispondere alle attuali esigenze di mercato, ma a posizionarsi strategicamente per affrontare le sfide future del settore frutticolo italiano.