La 46/a edizione di Sigep, il salone internazionale dedicato ai professionisti del gelato, della pasticceria, della panificazione, della pizza e del caffè, ha aperto i battenti alla Fiera di Rimini. Questo evento, che durerà fino al 22 gennaio, si presenta con una dimensione senza precedenti, occupando un’area di 138.000 metri quadrati e con la partecipazione di oltre 1.300 brand espositori e 3.000 buyer internazionali. Quest’anno, l’Arabia Saudita è il Paese ospite, contribuendo a rendere la manifestazione ancora più internazionale.
L’inaugurazione: un evento che unisce professionisti e istituzioni
Partecipazione di figure di spicco
Il taglio del nastro ha visto la presenza di diverse personalità di spicco, tra cui il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e Maurizio Ermeti, presidente di Ieg-Italian Exhibition Group, l’ente organizzatore dell’evento. Hanno partecipato anche Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Roberta Frisoni, assessora al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Lino Stoppani, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia. Questa affluenza di autorità sottolinea l’importanza di Sigep non solo per il settore dolciario, ma anche per l’economia italiana nel suo complesso.
Un percorso di crescita e innovazione
Maurizio Ermeti ha commentato l’importanza storica di Sigep, evidenziando come nel corso degli anni la fiera sia cresciuta in modo esponenziale. Fondata nel 1980 con un numero limitato di espositori, oggi rappresenta una piattaforma globale cruciale per promuovere le eccellenze artigiane italiane. Con l’apertura di Sigep Asia a Singapore e Sigep China a Shenzen, il progetto di internazionalizzazione continua a progredire, posizionando Rimini come fulcro di un’ampia rete commerciale.
Il ruolo strategico del salone nel panorama agroalimentare
Una vetrina per il settore agroalimentare italiano
Il Ministro Lollobrigida ha messo in evidenza come Sigep svolga un ruolo fondamentale nel promuovere uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano. La fiera si configura come una vetrina d’eccellenza che non solo mette in mostra le pratiche artigianali e le specialità locali, ma si focalizza anche sull’opportunità di consolidare la presenza dell’Italia sui mercati internazionali. L’approccio strategico è orientato verso l’individuazione di nuovi sbocchi commerciali e il rafforzamento dell’export, cruciale per la competitività delle imprese italiane.
Investimenti per la competitività
Investire nelle eccellenze italiane è visto come un passo vitale per accrescere non solo la competitività delle aziende, ma anche per promuovere un modello agroalimentare che rappresenta uno dei principali pilastri economici del Sistema Italia. Con un turismo alimentare in crescita e l’attenzione globale per la qualità dei prodotti italiani, eventi come Sigep diventano cavalli di battaglia per l’internazionalizzazione e la valorizzazione delle tradizioni culinarie nazionali.
Il futuro di Sigep: progetti e prospettive
Un’edizione da record
Sigep 2024 si prospetta come un’edizione da record, non solo per dimensione, ma anche per diversità di offerta e per l’alta partecipazione di buyer internazionali. Questo rappresenta un’opportunità importante per gli espositori italiani di fare rete, scambiare conoscenze e ampliare le proprie prospettive commerciali. Le nuove tecnologie e le innovazioni nel settore della ristorazione artigianale saranno in primo piano, favorendo l’interazione tra i professionisti e le aziende.
La sfida dell’internazionalizzazione
Con l’obiettivo di continuare su questa strada di crescita, la fiera si impegna ad attrarre sempre più visitatori e operatori del settore, rendendo Rimini un punto di riferimento ancora più solido nel panorama fieristico internazionale. Il futuro di Sigep potrebbe dunque essere segnato da ulteriori sviluppi che mirano a garantire la sostenibilità e la continua evoluzione del settore agroalimentare, in un mercato globale sempre più competitivo.