Il mese di gennaio segna l’inizio di Veganuary, una campagna internazionale che promuove un’alimentazione vegana e consapevole. Dal suo avvio nel 2014, l’iniziativa ha attratto milioni di partecipanti in tutto il mondo, che scelgono di abbracciare una dieta vegetale per motivi etici, ambientali e di salute. Con un resoconto positivo per il 2023, ci si aspetta che i numeri aumentino ulteriormente nel 2024, grazie all’espansione della campagna anche in nuovi paesi come Malesia, Perù e Canada.
L’espansione di Veganuary a livello globale
Numeri e dati significativi
Veganuary ha suscitato un notevole interesse in tutto il mondo, con stime che parlano di circa 25 milioni di partecipanti nel 2023. L’associazione Essere animali, attraverso i sondaggi di YouGov, ha confermato che sempre più persone si dedicano a questa sfida. La campagna, inizialmente diffusa principalmente nei paesi anglosassoni, ha ora esteso la sua portata, includendo partner in 20 nazioni. A oggi, l’unico paese che rimane al di fuori di questa iniziativa è la Corea del Nord.
Questo aumento di partecipazione suggerisce un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari globali. Nel 2025, con la crescita dell’adesione, si prevede un ulteriore incremento nel numero di persone che si cimentano nel regime vegano durante il mese di gennaio.
La partecipazione italiana
In Italia, il coinvolgimento nella campagna è proveniente da un numero crescente di persone. Gli utenti possono iscriversi tramite il sito ufficiale, dove ricevono quotidianamente ricette e suggerimenti per adottare un’alimentazione vegetale. I dati del gennaio 2024 indicano che il 7,2% degli italiani è vegetariano, e il 2,3% si identifica come vegano. Questo segna un incremento rispetto al 2023, con quasi un italiano su dieci che segue diete prive di carne, un dato che testimonia il crescente interesse verso il veganismo.
Cambiamento nel panorama della ristorazione
L’adattamento delle proposte culinarie
L’evoluzione della domanda di alimenti vegetali si riflette anche nelle scelte dei ristoranti italiani. Secondo un’indagine condotta da SumUp, il 61% dei locali ora offre opzioni vegane e/o vegetariane nel proprio menù. Questo cambiamento non è solo una risposta alle richieste dei clienti, ma rappresenta anche una tendenza crescente verso la sostenibilità e il benessere. I ristoratori si stanno adattando a un mercato in trasformazione, consapevoli della necessità di diversificare le loro offerte per attrarre una clientela sempre più attenta alla propria alimentazione.
L’impatto ambientale della dieta vegana
Secondo Claudio Pomo, responsabile dello sviluppo di Essere Animali, il messaggio di Veganuary va oltre la semplice alimentazione. I dati suggeriscono che ogni milione di persone che adotta una dieta vegana per un mese comporta un notevole risparmio di risorse naturali e una riduzione significativa delle emissioni di CO2. Le stime indicano che vengono risparmiati oltre 6 milioni di litri d’acqua, oltre 100 mila tonnellate di gas serra e più di 3 milioni di animali sono risparmiati.
Le conseguenze globali del consumo di carne
Una questione di sostenibilità
Il consumo umano di carne e pesce ha portato a una drammatica perdita di vite animali. Secondo la FAO, ogni anno si stimano circa 700 miliardi di animali morti a causa della produzione alimentare, un numero che solleva interrogativi sulla sostenibilità e sull’etica del nostro attuale sistema alimentare. Questo contesto alimenta dibattiti e discussioni riguardo all’importanza di una maggiore consapevolezza nel consumo di risorse e della salute del pianeta.
L’adozione di stili alimentari alternativi, come quello vegano promosso da Veganuary, non solo contribuisce al benessere personale ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla vita degli animali. Adottare una dieta a base vegetale si sta rivelando una scelta sempre più popolare e necessaria per affrontare le sfide attuali legate al cibo e alla sostenibilità.