Rito dell’Arancia Rossa di Sicilia: tradizione e innovazione all’inizio della stagione agrumicola

Rito dell'Arancia Rossa di Sicilia: tradizione e innovazione all'inizio della stagione agrumicola - Fornelliditalia.it

La tradizione annuale di deporre le Arance rosse di Sicilia Igp sui crateri dell’Etna segna l’inizio della commercializzazione di questi pregiati agrumi, accogliendo la nuova stagione agrumicola dopo una raccolta eccezionale. In un contesto caratterizzato da sfide climatiche, i produttori siciliani mostrano resilienza e attaccamento alla loro terra, garantendo qualità e sostenibilità.

La cerimonia di apertura della stagione agrumicola

Un rito che celebra l’agricoltura siciliana

Oggi si è svolto un evento tradizionale che celebra l’inizio della commercializzazione dell’Arancia rossa di Sicilia Igp. Sotto un cielo limpido e ventoso, il presidente del Consorzio di Tutela, Gerardo Diana, ha portato i primi frutti sulla sommità dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Questa celebrazione non rappresenta solo un segno di inizio per la stagione commerciale, ma è anche un omaggio all’anno di lavoro che ha preceduto la raccolta.

Diana ha descritto la stagione come “eroica”, evidenziando che nonostante le difficoltà legate alla siccità, i produttori sono riusciti a ottenere una qualità e una quantità elevate di frutti. La partecipazione di diversi coltivatori provenienti da Catania, Siracusa ed Enna ha reso l’evento ancora più speciale, evidenziando il forte legame tra gli agrumicoltori e le loro comunità. Questo evento ha anche simbolicamente sottolineato il legame tra il lavoro agricolo e la natura, con i cani dei coltivatori che hanno partecipato al cammino sul vulcano.

Un simbolo di qualità e sostenibilità

La tradizione di deporre le arance sul vulcano non è solo un rito emblematico, ma un momento cruciale per riflettere sul patto di sostenibilità e sul rispetto per l’ambiente che caratterizza la produzione di questi agrumi. La coltivazione delle Arance rosse di Sicilia è infatti sempre più legata a pratiche agricole sostenibili, con l’intento di ridurre l’impatto ambientale. Le piante di arancio, essendo sempreverdi, fotosintetizzano tutto l’anno, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e facendo emergere l’importanza di mantenere attive queste pratiche.

Impatto del Consorzio e mercato internazionale

La forza del marchio Igp

Il Consorzio di Tutela delle Arance rosse di Sicilia ha lavorato duramente per consolidare il marchio Igp, trasformandolo in un simbolo riconosciuto a livello internazionale. Diana ha sottolineato che il marchio non solo rappresenta la qualità e la salute del prodotto, ma riflette anche gli sforzi e i sacrifici degli agricoltori. Nella scorsa stagione agrumicola 2022-23, le aziende aderiscono al Consorzio hanno commercializzato circa 22 mila tonnellate di prodotto fresco, oltre a 7 mila tonnellate destinate all’industria, per un totale sommandosi a quasi 30 mila tonnellate di agrumi.

Nonostante le sfide causate dalla siccità, il mercato ha dimostrato un’elevata domanda di questi agrumi, apprezzati non solo in Italia, ma anche in Europa, Asia e America. La presenza delle Arance rosse sulle tavole di questi continenti è testimonianza dell’eccellenza e dell’importanza economica di questo prodotto.

Sostenibilità e futuro dell’agricoltura siciliana

Il Consorzio di Tutela ha anche enfatizzato l’importanza di coltivazioni sostenibili e responsabili, con l’obiettivo di garantire che le future generazioni possano continuare a beneficiare di questa ricchezza agricola. La preparazione per la nuova campagna dei tarocchi, che inizierà a fine aprile e maggio, segna un’altra opportunità per i produttori di riflettere il loro impegno verso pratiche di coltivazione che non solo rispettano il territorio, ma contribuiscono attivamente a migliorare la biodiversità locale.

Gli agricoltori istituendo una connessione tra tradizione e innovazione, continuano a prosperare, facendo fronte a sfide climatiche mentre si mantengono impegnati nella qualità e nell’integrità dei loro prodotti.