Festività di Capodanno: gli italiani spenderanno in media 97 euro per il cenone di fine anno

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Le festività di Capodanno si avvicinano e, secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè, le famiglie italiane si preparano a festeggiare con una spesa media di 97 euro per il cenone. Questo dato rivela le consuetudini e le preferenze culinarie degli italiani durante una delle ricorrenze più attese dell’anno. Con un focus sulla tipologia di celebrazione, emerge un quadro interessante riguardo alla distribuzione dei pasti e alle scelte gastronomiche, che variano anche in base a regione e fascia di età.

Modalità di festeggiamento: dove e con chi si celebra

La celebrazione a casa

Alla vigilia del nuovo anno, il 51% degli italiani sceglierà di festeggiare a casa, accogliendo in media circa sette ospiti. Questa scelta mette in luce una tendenza a preferire l’intimità e il conforto del proprio ambiente domestico, piuttosto che recarsi in luoghi pubblici. Molte famiglie si dedicano alla preparazione di un cenone tradizionale, mantenendo vive le usanze gastronomiche locali.

Festeggiamenti tra parenti e amici

Circa il 28% degli italiani opta invece per il cenone a casa di parenti o amici, suggerendo un approccio collettivo alla celebrazione. Questo non solo favorisce un clima di convivialità, ma incoraggia anche lo scambio di piatti tipici e ricette tra famiglie, rafforzando i legami sociali. Solo il 19% degli intervistati sceglierà di recarsi in ristoranti, agriturismi o pizzerie, a testimonianza della preferenza per le feste a casa.

Scelte last minute

Soltanto il 2% degli italiani decide di improvvisare le proprie celebrazioni, dimostrando che la maggior parte delle persone pianifica anticipatamente la notte di San Silvestro. Questa programmazione suggerisce una crescente valorizzazione delle tradizioni culinarie e un impegno a rendere la serata memorabile.

Tradizione culinaria: cosa non può mancare a tavola

I piatti tradizionali

Secondo la ricerca, le lenticchie dominano le tavole italiane, presenti nel 83% dei cenoni. Segue il zampone, scelto dal 74% delle famiglie, e l’uva, che trova posto nel 52% dei menú. Questi alimenti sono emblematici delle tradizioni culinarie italiane, simbolizzando abbondanza e prosperità per il nuovo anno.

Frutti di mare e pesce

Il pesce gioca un ruolo significativo in molte celebrazioni. Varietà come alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie saranno servite in numerosi cenoni, seguendo le tradizioni regionali. Per quanto riguarda la frutta, l’88% degli italiani preferisce consumare prodotti locali invece di quelli esotici, evidenziando una chiara inclinazione per la freschezza e l’origine dei prodotti alimentari.

Il brindisi di mezzanotte

Non può mancare lo spumante, scelto dall’83% delle famiglie per il tradizionale brindisi di mezzanotte. Questo elemento è essenziale per segnare l’inizio del nuovo anno e celebrare l’unione e le speranze per il futuro.

Spesa per il cenone: quanto si prevede di spendere

La distribuzione delle spese

Solo il 31% delle famiglie italiane si impegna a contenere la spesa entro i 50 euro. Un ulteriore 27% prevede di spendere tra 50 e 100 euro, mentre il 21% si spinge fino a 150 euro. Le percentuali si riducono ulteriormente per le spese più elevate, con il 9% che spende fino a 200 euro e solo il 2% che supera questa cifra. La rimanente percentuale ha scelto di non specificare la propria fascia di spesa.

Differenze regionali

La spesa media per il cenone varia considerevolmente in base alla zona d’Italia. Al Sud, la cifra media raggiunge i 112 euro, seguita dai 104 euro del Centro e dai 100 euro nelle Isole. Al Nord Ovest e Nord Est si registrano spese più contenute, rispettivamente di 86 e 84 euro. Questo evidenzia le disparità economiche e culturali che caratterizzano le diverse aree del paese.

Differenze generazionali nella spesa

Vi è anche un chiaro contrasto nelle spese tra le diverse fasce di età: i giovani adulti tra i 18 e i 34 anni prevedono di spendere in media 111 euro, mentre la spesa degli over 64 si attesta a 70 euro. Questo comportamento riflette le diverse priorità e capacità economiche tra le generazioni, di fronte agli stessi riti festivi.