Le recenti ricerche dello studioso Gabriele Archetti rivelano come la Franciacorta, celebre territorio vitivinicolo della provincia di Brescia, possieda una lunga e affermata storia di dedizione al vino. I ritrovamenti di fossili di Vitis vinifera testimoniano che la presenza della vite in questa area risale a epoche preistoriche. Le tradizioni vinicole, accentuate dall’influenza di monasteri e vescovile, si sono consolidate e sviluppate nel corso dei secoli, predestinandola a una rinomata vocazione vitivinicola, non limitata ai soli rifermentati della seconda metà del Novecento, come finora comunemente ritenuto.
Terreno e condizioni ideali
L’importanza della geografia
La Franciacorta beneficia di un microclima unico, caratterizzato da suoli fertili, esposizione solare ottimale e dalla protezione naturale offertale dal Monte Orfano. Queste condizioni favorevoli sono state da sempre essenziali per la produzione di vini di alta qualità. L’influenza del lago d’Iseo, inoltre, contribuisce a creare un ambiente ideale per il vitigno, favorendo una maturazione uniforme delle uve.
Storia della viticoltura nella zona
Documenti storici scovati presso l’archivio dell’abbazia femminile di Santa Giulia, risalenti all’VIII e IX secolo, riportano informazioni sulle vigne coltivate dalle monache, situate sulla fascia collinare morenica. Già nel XIV secolo, la cultura dei rifermentati si stava radicando nel territorio, segnando l’inizio di una tradizione vinicola che sarebbe diventata sinonimo di qualità e prestigio.
Testimonianze storiche
Agostino Gallo e l’agricoltura
Il volume “Le dieci giornate della vera agricoltura e piaceri della villa”, pubblicato nel 1564 da Agostino Gallo, rappresenta una delle prime testimonianze scritte sulla viticoltura franciacortina. Gallo esplora non solo la vita in campagna, ma anche l’importanza della lavorazione della vite. Le sue osservazioni sulle varietà locali di uve offrono un quadro prezioso del panorama viticolo dell’epoca, evidenziando la varietà delle produzioni e le specificità di ogni vitigno.
Il contributo di Girolamo Conforti
Nel 1570, il medico bresciano Girolamo Conforti pubblica “Libellus de vino mordaci”, un’opera che analizza i vini frizzanti dell’epoca. Queste pubblicazioni non solo valorizzano la storia vitivinicola della Franciacorta, ma dimostrano anche che la tradizione dei rifermentati è più antica di quanto si credesse.
Evoluzione e Consorzio Tutela Franciacorta
Dalla tradizione all’innovazione
Negli anni, le tecniche di produzione vinicola nella Franciacorta si sono modernizzate, ponendo un crescente focus su metodi di raccolta manuale e produzione artigianale. L’adozione di pratiche come la rifermentazione in bottiglia e lunghi periodi di maturazione sui lieviti hanno permesso agli spumanti della zona di conquistare un posto d’onore nel panorama internazionale.
Nasce il Consorzio Tutela Franciacorta
Il 5 marzo 1990 segna una data cruciale per la viticoltura franciacortina, con la fondazione del Consorzio Tutela Franciacorta da parte di 29 produttori locali. Il consorzio si propone di stabilire standard elevati per la qualità dei vini e attualmente conta quasi 200 soci. Il logo distintivo, l’effe merlata, rimanda alle torri medievali dei 19 comuni del comprensorio, rappresentando il legame tra tradizione e innovazione.
Innovazione e iniziative di alto profilo
Attività promozionali del Consorzio
Sotto la guida di Silvano Brescianini, il Consorzio Tutela Franciacorta ha lanciato iniziative di grande impatto nel settore vinicolo. Tra queste, la collaborazione con la Guida Michelin ha portato alla promozione del territorio attraverso eventi prestigiosi, sottolineando l’interconnessione tra l’alta ristorazione e i grandi vini della zona. Queste sinergie hanno accresciuto la visibilità della Franciacorta a livello nazionale e internazionale.
Eccellenza dei prodotti locali
Un esempio rappresentativo dell’eccellenza vitivinicola di Franciacorta è la super riserva dedicata a Vittorio Moretti, che sottolinea l’importanza di valori come sostenibilità e qualità. Questo spumante, frutto di un processo meticoloso attraverso pratiche tradizionali, evidenzia il carattere innovativo dei produttori locali, distinguendosi per la finezza e la complessità dei suoi aromi.
Vini di riferimento della Franciacorta
Bellavista: Vittorio Moretti Franciacorta Docg Riserva 2016
Un esempio emblematico di alta qualità è il Vittorio Moretti Franciacorta Docg Riserva 2016, che unisce il meglio delle varietà Chardonnay e Pinot Nero. Questo spumante è caratterizzato da un profilo aromatico complesso, che spazia dai fiori alla frutta tropicale e agli agrumi, con un lungo affinamento sui lieviti che ne arricchisce la struttura e la freschezza. È abbondante in emozioni e rappresenta l’apice della tradizione vinicola della zona.
Palazzo Lana Extrême Riserva 2013 – Berlucchi
Un altro capolavoro è il Palazzo Lana Extrême Riserva 2013 di Berlucchi, frutto di una lunga e accorta preparazione. Questo vino offre una complessità aromatica rara, con sentori di fiori, frutta e lievito, evidenziando la maestria dei produttori bresciani. Con un affinamento di oltre nove anni, questo metodo classico spicca per eleganza, risultando in un’esperienza di degustazione senza pari.
Annamaria Clementi Riserva 2015 – Ca’ Del Bosco
La Cuvée Annamaria Clementi, emblematico prodotto di Ca’ Del Bosco, rappresenta l’impegno della famiglia Clementi verso l’eccellenza. Con oltre 450 ettari di proprietà, l’azienda è nota per le sue pratiche sostenibili e per la creazione di vini che abbinano eleganza e potenza espressiva. La Riserva 2015, dall’aromaticità intensa e dal palato complesso, riassume la visione di preservare e valorizzare il territorio.
Complessivamente, la Franciacorta continua a evidenziarsi come un territorio vinicolo d’eccellenza, capace di fondere tradizione e innovazione, creando vini che non solo ritraggono la sua storia, ma anche il suo futuro.