Elav, un iconico birrificio artigianale bergamasco, è pronto a riprendere la produzione dopo un periodo difficile. Dopo un annuncio di chiusura avvenuto nel marzo 2023, l’azienda vive una rinascita grazie a un nuovo investitore e al ritorno del fondatore Antonio Terzi. Le prospettive per la ripartenza sono fissate per marzo 2024, segnando così il ritorno di una delle realtà più amate nel panorama della birra artigianale italiana.
La nascita del birrificio Elav
Un inizio promettente
Elav è stato fondato nel 2003 come un progetto legato al pub Clock Tower di Treviglio, gestito da Antonio Terzi e Valentina Ardemagni. Sin dal principio, il marchio ha rappresentato una ventata di novità nel settore della birra artigianale, ponendo un’enfasi particolare sulla qualità e sull’artigianalità della produzione. Nel 2006, il birrificio ha avviato la propria produzione, conquistando rapidamente l’affetto di un ampio pubblico e diventando un punto di riferimento per gli appassionati del settore.
La scelta di stabilire la produzione a Comun Nuovo si è rivelata vincente. Grazie a una gamma di birre che si distingue per sapori unici e innovativi, Elav è riuscito a emergere nel mercato, realizzando fatturati significativi. Con una solida presenza in pub e locali del nord Italia, il birrificio è diventato un simbolo di qualità. L’iniziale successo ha portato ad un ampliamento della distribuzione, rendendo le birre Elav un’apprezzata alternativa nel panorama delle proposte artigianali.
La crisi e la chiusura del birrificio
Le difficoltà causate dalla pandemia
Nonostante il successo iniziale, la pandemia ha inflitto un duro colpo al birrificio. Antonio Terzi ha condiviso come la fragilità dell’azienda, amplificata dagli effetti del COVID-19, ha messo in ginocchio un progetto nato con grandi ambizioni. «Eravamo già fragili prima del Covid», ha rivelato Terzi, sottolineando il pesante impatto dei lockdown sulla produzione e sulle vendite. La chiusura dei locali, che costituivano la principale fonte di reddito, ha significato la fine di un’era per Elav.
Il 13 marzo 2023, il birrificio ha annunciato la chiusura definitiva attraverso una breve nota, un momento drammatico per il fondatore. La perdita del lavoro ha comportato anche la perdita di beni materiali, rendendo la situazione ancora più critica. Tuttavia, Terzi ha rivelato che, nonostante lo smarrimento, il sostegno incondizionato dei clienti ha rappresentato una sorpresa e una fonte di conforto in un periodo difficile.
La rinascita del birrificio Elav
Nuove prospettive e un impegno rinnovato
Dopo la chiusura, Antonio Terzi ha deciso di ristrutturare la propria vita, trasferendosi in Toscana. Qui ha trovato lavoro come cuoco in un agriturismo e ha dedicato tempo a lavori nei vigneti, un’esperienza che gli ha permesso di riscoprire se stesso e riflettere sulla sua carriera imprenditoriale. «Ho capito che fare impresa richiede non solo passione, ma anche formazione specifica», ha affermato. Questa riflessione è stata anticipata da un incidente motociclistico che lo ha costretto a fermarsi per due mesi, un periodo che ha portato a una maggiore introspezione.
La vera svolta è avvenuta nel 2024 quando Terzi ha ricevuto una telefonata da un amico di Bergamo, che lo ha informato della messa all’asta del birrificio. Un imprenditore, interessato all’acquisto, ha così avviato una conversazione che ha aperto la strada alla rinascita di Elav. Con l’imprenditore rimasto anonimo che ha acquisito il birrificio, è nato un nuovo progetto che ha visto Terzi riprendere il suo ruolo come responsabile della produzione.
Quale futuro per Elav
Un nuovo inizio per il birrificio bergamasco
Con il supporto dell’investitore e le esperienze recenti, Antonio Terzi è pronto a riportare Elav sul mercato. La nuova era del birrificio è attesa per marzo 2024, quando le birre torneranno a essere disponibili. L’obiettivo è ristabilire un legame con i clienti storici e conquistare un pubblico più ampio, rafforzando la posizione di Elav fra i birrifici artigianali italiani.
«Sono entusiasta di questa seconda possibilità», ha dichiarato Terzi, sottolineando l’importanza di considerare Elav non solo come un birrificio, ma come una comunità. Con le fondamenta poste su un’esperienza rinnovata e un approccio lungimirante, Elav si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia, fatto di sfide ma anche di opportunità.