La App Sprecometro ha ottenuto il riconoscimento di “Buona Pratica” nella selezione dell’ASviS 2023, un passo significativo nella lotta contro lo spreco alimentare. Il recente quinto rapporto dell’ASviS, presentato a Roma, mette in luce l’importanza di strumenti innovativi per promuovere la sostenibilità e l’efficienza nell’uso delle risorse. La campagna di sensibilizzazione “Spreco Zero” è in prima linea per educare i cittadini su come misurare e ridurre il proprio spreco alimentare.
Sprecometro: come funziona l’app
La misurazione dello spreco alimentare
Sprecometro è un’app progettata per aiutare i singoli consumatori e i gruppi a quantificare il proprio spreco alimentare. Attraverso una semplice interfaccia, gli utenti possono registrare il peso degli alimenti che non consumano, convertendo tali dati in informazioni economiche, ambientali e idriche. L’app trasforma il peso dello spreco in euro, calcolando un valore economico che permette agli utenti di comprendere l’impatto finanziario dei loro rifiuti. Questa funzione è cruciale per instillare un cambiamento di comportamento, facendo sembrare più tangibile il costo degli sprechi.
Impatto ambientale e risorse consumate
Oltre al valore economico, Sprecometro restituisce anche dettagli sull’impronta carbonica e sull’acqua necessaria per produrre il cibo sprecato. Il calcolo dell’impronta carbonica esprime il quantitativo di CO2 emessa in seguito ai rifiuti alimentari e aiuta gli utenti a visualizzare l’equivalente in termini di chilometri percorsi da un’automobile. Parallelamente, l’app quantifica l’acqua sprecata in litri e bottiglie da mezzo litro, fornendo anche riferimenti comprensibili come il numero di docce da 5 minuti che si potrebbero “risparmiare” riducendo gli sprechi.
La community di Sprecometro
Numeri e impatto sociale
Attualmente, oltre 16.100 utenti hanno aderito a Sprecometro, creando una comunità attivamente coinvolta nella prevenzione e nel recupero degli sprechi alimentari. Nel corso del 2024, gli utenti hanno monitorato 23.821 kg di cibo sprecato, traducendosi in un valore economico totale di circa 276.429 euro. Questa mobilitazione collettiva sottolinea la crescente consapevolezza del problema dello spreco e il desiderio di molti di partecipare attivamente alla creazione di un futuro più sostenibile.
Monitoraggio e risultati
Il tracciamento dell’impatto ambientale ha rivelato dati significativi: il cibo sprecato ha generato l’equivalente di 185.339 kg di CO2, che equivale alle emissioni generate da un’auto che percorre 1.543.572 km. Questi dati non solo mettono in rilievo l’impatto individuale, ma aiutano anche a sensibilizzare la comunità comune riguardo le conseguenze del non consumo dei prodotti alimentari.
L’iniziativa natalizia di Sprecometro
Ricette e suggerimenti per ridurre gli sprechi
In occasione del Natale 2024, Sprecometro promuove l’iniziativa #sprecozero, presentando ricette esclusive di due rinomati Maestri della cucina, Moreno Cedroni e Filippo la Mantia. Queste ricette non solo celebrano la tradizione gastronomica, ma sono anche pensate per incoraggiare l’uso di ingredienti che potrebbero essere altrimenti sprecati. L’idea è di mostrare come si possa cucinare in modo creativo, massimo sfruttando ciò che si ha a disposizione.
Educazione e consapevolezza
La campagna di Spreco Zero è dedicata non solo a informare ma a educare gli utenti su pratiche alimentari più responsabili. Con l’obiettivo di promuovere diete sane e sostenibili, l’app si impegna a combattere il problema dello spreco alimentare attraverso la sensibilizzazione e la condivisione di buone pratiche.
La linea guida di Sprecometro è chiara: meno sprechi, più consapevolezza, e il potere di cambiare le abitudini di consumo è nelle mani di ciascun utente.