Le festività natalizie del 2023 si avvicinano e si registrano cambiamenti nei consumi alimentari degli italiani. In particolare, è emerso un calo significativo nella richiesta di frutta esotica, mentre la frutta secca sta vivendo un momento di boom. Analizzando i fattori economici e le preferenze dei consumatori, emerge un quadro interessante che riflette le attuali tendenze di acquisto e stile di vita.
La frutta esotica subisce un calo nella richiesta
Nei giorni che precedono il Natale, le famiglie italiane mostrano una crescente disaffezione nei confronti della frutta esotica. Secondo Carmine Montemurro, esperto del settore e responsabile per la frutta secca dell’ingrosso ortofrutticolo Fe.Vi Frutta di Policoro, si stima un abbattimento delle prenotazioni di frutta esotica dell’ordine del 15-20% rispetto all’anno scorso. Le famiglie sembrano preferire opzioni più economiche e legate al territorio, in un contesto di inflazione crescente e bollette sempre più gravose. Tradizionalmente, dicembre è la stagione d’oro per frutta come mango, rambutan e papaya; l’assenza di una domanda robusta indica un ribaltamento delle priorità nelle spese alimentari.
Oltre ai fattori economici, esiste anche una rinnovata attenzione verso prodotti locali, riconducibile a un incremento della consapevolezza dei consumatori riguardo all’impatto ambientale dei propri acquisti. Questo cambiamento sta guidando un interesse per le specialità nostrane, sottolineando un ritorno a scelte alimentari più sostenibili. Nonostante la frutta esotica continui ad avere un suo appeal, il tradizionale trionfo di questi frutti tropicali sembra essere attenuato per il Natale 2023.
Il boom della frutta secca durante le festività
Contrariamente al flebile andamento della frutta esotica, la frutta secca sta guadagnando terreno con un forte incremento nelle vendite. Noci, mandorle, pistacchi e arachidi rappresentano i prodotti più richiesti tra i consumatori italiani. Carmine Montemurro ha segnalato un aumento significativo nella richiesta delle noci californiane, con un recente arrivo di tre container dal peso complessivo di 60 tonnellate. Questo fenomeno dimostra che, nonostante la preoccupazione per le finanze domestiche, le famiglie italiane non rinunciano alla qualità e alla tradizione durante le celebrazioni natalizie.
La frutta secca sta anche emergendo come ingrediente versatile, sfruttata non solo in svariati piatti festivi, ma anche come snack nutriente. L’offerta di prodotti di alta qualità, unita alla maggiore consapevolezza sulle proprietà nutritive della frutta secca, ha spinto molti a includere questi alimenti nelle proprie diete quotidiane. Le tendenze gastronomiche attuali hanno visto un rinnovato interesse verso snack salutari, spingendo la frutta secca a diventare un protagonista indiscusso dei menù natalizi.
Le prospettive future per il mercato ortofrutticolo
Nonostante le sfide economiche del momento, gli esperti del settore rimangono cautamente ottimisti riguardo a un possibile recupero del mercato ortofrutticolo. La stagione natalizia rappresenta un’opportunità per stimolare la spesa alimentare e potrebbe incentivare un ritorno alle tradizionali abitudini di acquisto. La frutta secca, in particolare, si sta affermando come alternativa desiderata, mentre la frutta esotica potrebbe mantenere una sua fetta di mercato per coloro che cercano qualcosa di unico.
Inoltre, le festività potrebbero fungere da catalizzatore per un miglioramento del clima economico, permettendo alle famiglie di riavvicinarsi a scelte alimentari diversificate. Tuttavia, è importante considerare che la flessibilità e l’adattamento alle nuove dinamiche di mercato saranno fondamentali per il successo futuro del settore ortofrutticolo. In un contesto così variabile, l’abilità di rispondere alle mutate esigenze dei consumatori sarà cruciale per garantire la sostenibilità e la crescita del mercato nei prossimi anni.