Aumento dei prezzi dei panettoni a Milano: l’osservatorio di Maiora Solutions rivela un trend crescente per il 2024

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L’osservatorio panettone, recentemente presentato da Maiora Solutions, ha certificato un incremento dei prezzi medi dei panettoni a Milano per il 2024. Questo mestiere delle tradizioni natalizie, che affonda le radici nella cultura milanese, è oggetto di un attento monitoraggio che coinvolge 28 marchi, tra cui famose pasticcerie locali e produttori industriali. L’analisi, condotta tramite Resmart, strumento di intelligenza aumentata sviluppato da Maiora, conferma un trend di crescita costante che prosegue dagli anni precedenti, in particolare dal 2021.

L’analisi dei prezzi nel comparto dolciario milanese

Metodi di ricerca e campione analizzato

La quinta edizione dell’osservatorio, realizzata da Maiora Solutions in collaborazione con Resmart, si è concentrata su un campione di 28 marchi di panettoni, distribuito tra pasticcerie artigianali e produzione industriale. Con un focus sulle principali pasticcerie di Milano, l’indagine ha rivelato che i panettoni della grande distribuzione hanno visto un incremento medio del 6%, mentre quelli artigianali sono aumentati del 4%. È interessante notare come dopo l’impennata dei costi osservata nel 2022, dovuta all’aumento del costo delle materie prime e all’inflazione, i prezzi si siano stabilizzati nel 2023 e ora mostrano un incremento più contenuto.

Andrea Torassa ed Emilio Zunino, fondatori di Maiora, sottolineano che l’attuale aumento dei prezzi è una capsula di continuità rispetto ai trend precedenti. L’analisi, ampliata quest’anno a 28 brand rispetto ai 20 del 2023, offre un panorama più chiaro della situazione attuale.

L’andamento dei prezzi nel settore artigianale

Nel segmento artigianale, i dati evidenziano un aumento medio del prezzo al chilo del 4%. Tra le pasticcerie controllate, marchi come Sant’Ambroeus, Martesana e Pavè Milano hanno mantenuto i loro listini invariati, dimostrando così una strategia di stabilità di prezzo. Tuttavia, Peck ha registrato l’aumento più alto, passando da 36 a 40 euro al chilo, un +11% che si contrappone alla stabilità dello scorso anno.

Massari, Gattullo e Cova, marchi noti nel panorama dolciario milanese, hanno visto incrementi più contenuti, con aumenti del 7%. I prezzi per Massari si attestano a 46 euro al chilo, Gattullo e Cova a 45 euro. Altri marchi come Zàini Milano e Ranieri hanno aumentato i loro prezzi del 5%. Marchesi, pur registrando un incremento del 4%, resta il panettone più costoso tra quelli analizzati, con un prezzo di 48 euro al chilo. Il panettone di Pasticceria San Gregorio rimane invece il più economico nel segmento artigianale a 39 euro al chilo.

Quest’anno si segnala anche l’ingresso di tre nuovi marchi di rilievo: Le Polveri, Cracco e Davide Longoni, con i loro panettoni proposti, rispettivamente, a 44 euro al chilo per Le Polveri e Cracco e a 42 euro per Davide Longoni, collocandosi così nella fascia medio-alta del mercato.

L’analisi dei panettoni industriali e le strategie di prezzo

Panettoni industriali: aumento e strategie di mercato

Nel segmento dei panettoni industriali, l’aumento dei prezzi è stato leggermente superiore, attestandosi al 6%. Questo mercato è caratterizzato da una maggiore varietà nelle politiche di prezzo adottate dai vari brand. Alcuni come Tre Marie e Le Grazie hanno scelta di alzare i prezzi del 10%, mentre Terre d’Italia ha optato per un incremento più moderato del 5%. Al contrario, Carrefour Extra ha mantenuto i prezzi invariati, rappresentando una strategia di stabilità rispetto agli anni precedenti. Sorprendentemente, Maina ha scelto una riduzione del prezzo del 1%.

Una decisione audace è stata presa da Balocco, che ha ridotto il prezzo medio al chilo del proprio panettone di ben il 23%, portando il costo da 7,45 euro nel 2023 a 5,73 euro nel 2024. Questo posizionamento rende Balocco uno dei marchi più competitivi nel panorama della grande distribuzione. Viceversa, Motta ha presentato una nuova linea firmata Bruno Barbieri, ponendo il prezzo medio a 14,90 euro al chilo, un significativo aumento rispetto ai precedenti 5,76 euro, segnando un chiaro tentativo di riposizionamento nel mercato.

Escludendo il caso di Motta, il prezzo medio dei panettoni industriali rimane a 7,74 euro al chilo. Tre Marie e Terre d’Italia si collocano al vertice della classifica dei più costosi, con prezzi rispettivamente a 13,71 euro e 12,49 euro al chilo. Dall’altra parte della scala, Bistefani si riconferma il brand più economico, con un prezzo medio di 3,79 euro.

Nuove entrate nel settore

In quest’anno di monitoraggio, si notano anche delle novità significative, con l’introduzione di panettoni da Cova, Galup e Coop, evidenziando ulteriormente la varietà e la competizione sul mercato dei panettoni nella grande distribuzione. I panettoni di Cova sono proposti a 12,40 euro al chilo, mentre quelli di Galup a 10,79 euro, e infine i panettoni di Coop sono disponibili a 4,98 euro. Queste nuove offerte arricchiscono ulteriormente il panorama e l’offerta del settore.

Il ruolo di Maiora nel monitoraggio del mercato

La start-up e il suo impatto nel settore

Maiora è una start-up innovativa milanese, fondata nel 2017 da Andrea Torassa ed Emilio Zunino, esperti nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati. Sin dalla sua fondazione, ha investito nella creazione di strumenti avanzati per la gestione dei prezzi in vari settori, dal food & beverage al turismo, fino alla logistica. L’abilità di Maiora nell’analisi dei trend di mercato e nella raccolta di dati ha reso possibile un’analisi accurata dei prezzi dei panettoni, facendo di questa start-up un attore chiave nel monitoraggio del settore dolciario.

L’approccio innovativo di Maiora e l’applicazione di tecnologie avanzate hanno permesso di fornire alle aziende dati utili per prendere decisioni strategiche nel pricing e nel revenue management. L’esperienza del team nella gestione e analisi dei dati ha portato a un incremento della competitività e della trasparenza nel mercato, aspetti essenziali per rispondere in modo efficace alle sfide del settore alimentare e dolciario.