La storia di Fattoria Zerbina è una miscela affascinante di tradizione e innovazione, culminata nel 1987 con la guida di Cristina Geminiani, che ha preso il timone dell’azienda fondata dal nonno Vincenzo. La passione per la qualità e la valorizzazione dei vigneti rappresentativi della Romagna, come SANGIOVESE e ALBANA, ha portato a un cambiamento radicale nella produzione. Questo articolo esplorerà la maestria artigianale e le caratteristiche uniche dei vini di Fattoria Zerbina, illuminando il lavoro incessante per ottenere risultati straordinari.
Fattoria Zerbina: innovazione nella tradizione
Un nuovo corso per la produzione vinicola
Nel 1987, Cristina Geminiani ha ereditato non solo l’azienda Fattoria Zerbina, ma anche una lunga tradizione vinicola che risale a diverse generazioni. Con la sua direzione, si è dato avvio a una vera e propria rivoluzione qualitativa, con l’obiettivo di perseguire la massima espressione del territorio. Cristina ha adottato tecniche innovative, come l’allevamento a alberello, inizialmente a palo singolo e successivamente a spalliera, per garantire la massima qualità nella produzione.
L’azienda ha investito in alte densità di impianto, abbracciando una filosofia di bassissima resa. Ciò ha permesso di prestare particolare attenzione alle sottozone vinicole, superando ogni vincolo disciplinare e creando un legame indissolubile con le peculiarità del territorio. Oltre al Sangiovese, un vitigno simbolo della Romagna, Cristina ha portato avanti una vera e propria sfida con l’Albana, puntando sulla muffa nobile in pianta, una scelta audace che richiede competenza e rigore in vigna.
La vendemmia si svolge attraverso un’accurata selezione delle uve, che avviene persino acino per acino, tenendo in considerazione la fisiologia delle piante. Questa dedizione ha portato alla creazione di vini iconici come lo Scaccomatto, che ha conquistato un posto d’onore nel panorama vinicolo italiano e non solo.
I vini bianchi di Fattoria Zerbina
L’Albana Secco Bianco di Ceparano 2023
Il nostro viaggio tra i vini di Fattoria Zerbina inizia con l’Albana Secco Bianco di Ceparano 2023, un’etichetta che incarna la freschezza e la tipicità del vitigno. Raccolto precocemente durante la prima settimana di settembre, il vino è realizzato per preservare al meglio gli aromi primari e la naturale acidità. La degustazione rivela un profilo aromatico affascinante, caratterizzato da note di nespola, fiori di campo e una lieve mandorla frasca, accompagnate da fresche sensazioni agrumate.
Il sapore del vino è salino e teso, con una bevibilità che lo rende ideale per ogni occasione. Accanto a questo, il Rubicone Bianco Tergeno 2023, frutto di una vendemmia tardiva e parzialmente colpito dalla muffa nobile, si distingue come un ottimo vino da aperitivo, perfetto da abbinare a piatti a base di pesce crudo o formaggi erborinati, come consigliato dalla direttrice stessa.
In questo modo, la gamma di vini bianchi di Fattoria Zerbina è un vero e proprio viaggio sensoriale che celebra l’essenza del territorio e la ricerca della qualità in ogni bottiglia, rendendoli apprezzati non solo a livello locale, ma anche in contesti internazionali.
I vini rossi di Fattoria Zerbina
L’arte del Sangiovese
La sezione dedicata ai vini rossi di Fattoria Zerbina è un omaggio all’eccellenza del Sangiovese. Il Romagna Sangiovese Marzeno Poggio Vicchio 2022 si distingue per la sua unicità, frutto di un’attenta selezione delle uve provenienti dalle colline di Marzeno e coltivate con la tradizionale forma d’allevamento Alberello. Al naso, offre una combinazione incantevole di profumi, con note di frutti rossi in confettura e sentori di tabacco e cuoio, arricchiti da una lieve speziatura di ginepro.
Al palato, il vino si fa apprezzare per la sua ampiezza e armonia, con un tannino fine e una lunga persistenza, testimonianza dell’abilità della cantina. Procedendo, il Romagna Sangiovese Superiore Riserva Torre di Ceparano 2019 è il risultato di un processo di fermentazione ad acino intero, con una macerazione prolungata che conferisce al vino un carattere elegantemente fruttato.
Un’altra gemma è il Ravenna Rosso Marzieno 2018, composto da una selezione di uve Sangiovese e piccoli apporti di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, che si fondono creando un equilibrio unico tra eleganza e potenza. La materia prima è di qualità eccelsa e il risultato è un vino che rispecchia perfettamente la filosofia di Cristina.
Infine, il Romagna Sangiovese Marzeno Pietramora 2018 presenta note di ribes nero e corbezzolo, con un sorso che combina frutto e complessità. La Riserva Monografia 2018, frutto dell’accurata selezione di vigneti rappresentativi, conclude il cerchio dei vini rossi, regalando a ogni assaggio un’esperienza sensoriale stratificata e indimenticabile.
Il passito di Fattoria Zerbina
Scaccomatto: un capolavoro dolce
Fattoria Zerbina non delude nemmeno con i suoi vini passiti, e lo Scaccomatto 2020 si conferma un vero e proprio capolavoro. Con una reputazione crescente, questo passito si distingue per la sua complessità aromatica, mostrando note di pesca sciroppata, crema pasticcera e freschi funghi, con un affascinante sentore di zafferano.
Il bouquet è arricchito da sensazioni di lime, miele e arancia candita, con toni officinali che aggiungono profondità e ricchezza alla proposta. Al palato, il dolce equilibrio e la struttura agile regalano un’esperienza di degustazione soddisfacente e prolungata.
Scaccomatto rappresenta l’eccellenza dei passiti italiani e ha ricevuto un riconoscimento importante, trovando posto anche nella lista dei vini del G7, apprezzato da figure di spicco a livello globale. Questo non è solo un successo commerciale per Fattoria Zerbina, ma un attestato di stima per un lavoro che, tra passione e laboriosità, continua a stupire e conquistare il palato di esperti e amanti del vino in tutto il mondo.