Campagna di trasformazione del pomodoro 2024: produzione in calo e sfide per il futuro

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La campagna di trasformazione del pomodoro in Italia per l’anno 2024 si chiude con una produzione totale di 5,3 milioni di tonnellate, registrando una leggera diminuzione del 2,5% rispetto all’anno precedente. Questa cifra rappresenta una sostanziale flessione rispetto alle previsioni iniziali, in particolare per quanto riguarda il bacino del Nord, nonostante ci sia stato un incremento degli ettari coltivati a livello nazionale, che ha visto un aumento dell’11% rispetto al 2023. Questi dati, resi noti dall’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali , mettono in evidenza le difficoltà che hanno contraddistinto la campagna, influenzate dalle condizioni climatiche avverse e dalla gestione delle risorse idriche.

Fluttuazioni climatiche: una campagna difficile

Siccità e piogge abbondanti

La campagna di trasformazione del pomodoro del 2024 ha dovuto affrontare una serie di sfide climatiche significative. Le condizioni di siccità verificatesi nel Centro-Sud del paese si sono scontrate con un eccesso di piogge nel bacino Nord, creando un contesto complesso per i produttori. Secondo quanto riportato da Anicav, queste fluttuazioni climatiche hanno causato frequenti interruzioni delle attività di produzione, costringendo gli impianti a fermarsi e prolungando il periodo di lavorazione fino all’inizio di novembre. Questo scenario ha avuto un impatto tangibile sulla qualità e sulla quantità della materia prima trasformata.

Un bilancio di produzione contrastante

Il report di Anicav evidenzia che nel Centro-Sud, nonostante le difficoltà, sono state trasformate 2,87 milioni di tonnellate di pomodoro, registrando un aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Al contrario, il bacino Nord ha subito un decremento della produzione, con un totale di 2,4 milioni di tonnellate, il che si traduce in una contrazione del 14% rispetto al 2023. Questi dati evidenziano una disparità nelle performance produttive tra le diverse aree geografiche, suggerendo che le scelte agronomiche e le pratiche di gestione delle risorse idriche potrebbero aver avuto un ruolo cruciale.

Italia terza nel mondo per trasformazione del pomodoro

Competitività internazionale

Nonostante le difficoltà interne, l’Italia continua a mantenere una posizione di rilievo a livello mondiale nella trasformazione del pomodoro, attestandosi come il terzo Paese produttore al mondo. Le classifiche internazionali sono dominate dalla Cina, che ha visto un incremento della produzione del 31% rispetto al 2023 e del 68% rispetto al 2022. Gli Stati Uniti, invece, segnalano una contrazione del 14% sulla scorsa campagna. Questi dati indicano una competizione crescente e una necessità urgente di innovazione e sostenibilità all’interno del settore.

Il commento degli esperti

Marco Serafini, presidente di Anicav, ha sottolineato l’importanza delle problematiche legate alla gestione delle risorse idriche, evidenziando come tali sfide possano compromettere la sostenibilità futura del settore. Secondo le sue parole, “è di fondamentale importanza intraprendere azioni che possano affrontare l’inefficienza dell’attuale filiera.” Interventi infrastrutturali sono quindi considerati prioritari, inclusa la costruzione della diga di Vetto nel bacino Nord e la creazione di una connessione tra la diga di Occhito in provincia di Foggia e quella del Liscione in provincia di Campobasso. Questi progetti potrebbero rappresentare un primo passo verso la risoluzione delle attuali criticità.

Sguardi al futuro della filiera

Necessità di infrastrutture moderne

È evidente che il settore della trasformazione del pomodoro in Italia si trova a un crocevia cruciale, dove la combinazione di un aumento della domanda e la crescente vulnerabilità alle condizioni climatiche impongono cambiamenti significativi. Gli esperti del settore sottolineano come un piano strategico di sviluppo delle infrastrutture sia fondamentale per garantire la libera circolazione delle risorse idriche e l’efficienza della produzione.

Prospettive di innovazione

Promuovere l’adozione di tecnologie moderne e pratiche agronomiche sostenibili è un passo necessario per il futuro della filiera del pomodoro in Italia. In questo contesto, l’industria deve anche considerare l’importanza di una cooperazione più forte tra produttori, enti governativi e tutto il comparto agroalimentare per affrontare le criticità e garantire la competitività del pomodoro italiano sui mercati internazionali.