Un allarmante richiamo all’azione è stato lanciato dai produttori di canapa italiani, che oggi si sono riuniti a Roma per esprimere la loro preoccupazione per una proposta di legge che potrebbe compromettere il futuro della filiera. Con il sostegno di organizzazioni come Coldiretti, Filiera Italia e Ici, i produttori hanno incontrato il presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, per discutere le conseguenze della norma prevista dal Ddl Sicurezza sul settore della canapa. Questo incontro mira a sensibilizzare le istituzioni riguardo all’importanza e al potenziale economico del settore.
Il rischio del Ddl Sicurezza per la filiera canapa
Impatti negativi sulla produzione agricola
L’incontro di oggi ha messo in luce le gravi conseguenze del disegno di legge n. 1236, in particolare l’articolo 18, che prevede una serie di divieti riguardanti le infiorescenze di canapa . Secondo le associazioni di categoria, questa norma potrebbe portare all’azzeramento di un’intera filiera agricola che attualmente rappresenta un valore di mercato di circa 500 milioni di euro. Il comparto si fonda su oltre 3.000 aziende agricole e garantisce 30.000 posti di lavoro. È in questo contesto che si attende una risposta attiva da parte del Governo e del Parlamento per rivedere la disposizione che potrebbe avere un impatto devastante.
Differenti utilizzi della canapa e potenziale economico
La canapa trova applicazione in vari settori, dalla produzione alimentare con prodotti come pasta e creme, fino ad arrivare a materiali da costruzione innovativi come i mattoni in canapa. La soppressione dell’uso delle infiorescenze potrebbe non solo minacciare la redditività delle aziende esistenti, ma anche ridurre significativamente le opportunità di crescita e innovazione nel settore. Gli organizzatori dell’incontro hanno sottolineato che la proposta di legge, oltre a risultare insensata, rappresenta un attacco diretto agli investimenti e alla creazione economica che già danno lavoro a molte famiglie italiane.
Appello al Governo e al Parlamento
Un settore in evoluzione, ma minacciato da norme restrittive
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha espresso grande preoccupazione per il futuro della filiera, sottolineando che è fondamentale orientarsi non solo su ideologie, ma su dati concreti che dimostrano il valore economico della canapa. È evidente che un’interlocuzione diretta tra produttori e politica è cruciale per fornire una visione oggettiva riguardo alle norme proposte, evitando discutere di canapa in termini puramente ideologici. Le statistiche e l’analisi di mercato costituiscono la base su cui si deve sviluppare il dialogo e le decisioni.
La necessità di un approccio collaborativo
Coldiretti, Filiera Italia e Ici hanno fatto appello per una revisione dell’articolo 18 del Ddl Sicurezza. Riaffermano infatti che l’impatto della legge andrebbe ben oltre il computo economico immediato, minacciando la stessa esistenza di un settore in espansione e innovativo. La loro richiesta è quella di un approccio che riconosca l’importanza della canapa non solo come risorsa agricola, ma anche come potenziale motore di sviluppo per l’economia italiana.
L’unità del settore, rappresentata dal comune intento di fronte all’attuale minaccia, evidenzia la determinazione dei produttori di canapa a preservare il loro lavoro e il loro futuro.