Cantina Colterenzio: il Sauvignon Lafòa conquista il mercato con premi e qualità

Cantina Colterenzio: il Sauvignon Lafòa conquista il mercato con premi e qualità - Fornelliditalia.it

L’eccellenza del Sauvignon Lafòa della Cantina Colterenzio continua a confermarsi nel panorama vinicolo nazionale, vincendo il prestigioso concorso nazionale del Sauvignon e conquistando i “tre bicchieri” dal Gambero Rosso per il Sauvignon Riserva Gran Lafòa 2021. Situata a Cornaiano, in Alto Adige, questa cantina non solo raggiunge vette di qualità riconosciuta, ma si propone ora di competere a livello internazionale con i produttori francesi di Sauvignon, avvalendosi di uno stile distintivo e raffinato.

La vittoria nel concorso nazionale del Sauvignon

Riconoscimenti e premi

Il Sauvignon Lafòa ha trionfato nel sesto concorso nazionale del Sauvignon, un evento importante che mette in luce le migliori etichette italiane di questo vitigno. Prodotto per la prima volta nel 1995, il Lafòa ha ricevuto elogi sia da consumatori che da esperti del settore per la sua qualità e il suo stile distintivo. L’ultima edizione del Premio Gambero Rosso ha portato alla Cantina Colterenzio ulteriori onori, con il Sauvignon Riserva Gran Lafòa 2021 premiato come “Bianco dell’anno”. Questi riconoscimenti non solo sottolineano l’eccellenza del prodotto, ma pongono Colterenzio sotto i riflettori del mercato vinicolo nazionale e internazionale.

Ambizioso confronto con i produttori francesi

In cerca di nuove sfide, la cantina altoatesina ha deciso di lanciarsi nel confronto con i produttori di Sauvignon più rispettati al mondo, in particolare quelli della Francia. Recentemente, si è tenuta una master class che metteva a confronto il Gran Lafóa con cinque delle etichette di Sauvignon più prestigiose a livello globale. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per comprendere la posizione del Sauvignon italiano nel mercato internazionale.

Durante la master class, tenutasi presso la nuova sede della cantina, è emerso che il Gran Lafóa ha saputo mantenere il passo anche con i vini francesi, dimostrando una qualità riconducibile a un modello di eleganza e raffinatezza. L’escursione olfattiva e i gusti sofisticati del Lafòa permettono di abbandonare gli stereotipi negativi che a volte hanno caratterizzato i Sauvignon italiani.

La qualità dei vini e la cura in cantina

Lavoro dell’enologo e sintesi di qualità

Il risultato elevato del Sauvignon Lafòa è il frutto di un lavoro meticoloso condotto dall’enologo Martin Lehmier, il quale ha dedicato anni alla ricerca e alla sperimentazione. La linea Lafòa è stata introdotta nel 1993, e da allora ha gradualmente affinato le sue tecniche di vinificazione, puntando a creare vini di alta qualità. Le uve utilizzate per il Gran Lafòa provengono da un singolo vigneto con viti vecchie, e il processo di fermentazione e affinamento avviene in barriques francesi, seguite da una maturazione in botti di legno da 600 litri e acciaio per due anni.

Caratteristiche organolettiche

Al primo approccio, il Gran Lafòa potrebbe sembrare riferirsi a tratti tipici dei Sauvignon italiani, ma questa caratteristica iniziale è rapidamente sostituita da una freschezza e un’eleganza che lo rendono unico. Il lavoro attento con il legno consente una perfetta armonia tra le note fruttate e quelle minerali, offrendo una complessità che si distingue nettamente nel panorama dei Sauvignon.

L’importanza del marchio e della presentazione

Il design dell’etichetta

Il Sauvignon Riserva Gran Lafòa non è solo un vino premiato, ma anche un prodotto presentato con una veste distintiva. L’etichetta richiama la storica tradizione di Lafòa e presenta al centro la scultura di bronzo che rappresenta l’essenza della tenuta. Alex Ferrigato, direttore commerciale della Cantina Colterenzio, ha sottolineato l’importanza di mantenere un legame visivo con la storia del brand, affinché ogni singola bottiglia racconti la qualità e l’autenticità dell’azienda.

Disponibilità e prezzo

La nuova edizione del Sauvignon Riserva Gran Lafòa è disponibile in un numero limitato di 4.085 bottiglie, a un prezzo di circa 90 euro. Questo posizionamento come vino di alta gamma gli consente di ambire a un pubblico selezionato e appassionato, pronto a riconoscere e apprezzare l’eccellenza vinicola italiana.

Sfide e confronti con i grandi classici

Gran Lafòa vs. i grandi Sauvignon internazionali

Durante la master class, sono stati presentati anche altri due esponenti di spicco del mondo del Sauvignon: il Sancerre Les Romains 2021 del Domaine Vacheron e il Pouilly Fumé Pure Sang 2020 di Didier Dagueneau. Alla luce delle degustazioni, il Gran Lafóa è risultato all’altezza, grazie a una complessità e finezza che possono competere con questi vini di eccellenza internazionale. I dettagli e le caratteristiche uniche del Gran Lafóa lo posizionano come un’opzione ambita nel mercato, rispetto anche ai pregiati Sauvignon provenienti dalla Nuova Zelanda.

Considerazioni sui vari stili di Sauvignon

Il panorama del Sauvignon è vasto e complesso, con ciascun produttore che apporta tracce personali e stilistiche. Attraverso continui confronti e valutazioni, il Gran Lafóa dimostra di avere una personalità distintiva e un potenziale competitivo significativo. Questa rinascita del Sauvignon italiano, rappresentata dalla Cantina Colterenzio, è un chiaro segnale che la tradizione vinicola italiana è pronta a brillare anche nei mercati più esigenti e di alto profilo.

L’ampia offerta della Cantina Colterenzio

Varietà e produzioni

Oltre al Sauvignon Lafòa, la Cantina Colterenzio offre un’ampia varietà di vini, distinti da un attento equilibrio tra bianchi e rossi, per un totale di 1.900.000 bottiglie prodotte ogni anno. Con 300 ettari di vigneti che si estendono tra i 230 e i 650 metri di altitudine, la cantina è in grado di esplorare diverse varietà e abbinamenti gastronomici, offrendo un prodotto finalizzato alla massima qualità.

Abbinamenti gastronomici

La qualità dei vini di Colterenzio si riflette in alcune proposte culinarie che esaltano le caratteristiche organolettiche di ogni etichetta. Abbinamenti curati come la tartare di vitello con il Gran Lafòa o il salmerino della Val Passiria con il Sauvignon Lafòa 2022, dimostrano la versatilità e la ricchezza dei vini. Ogni piatto è pensato per valorizzare le peculiarità del vino, creando esperienze gastronomiche indimenticabili.

L’eredità della linea Lafòa

Origine e visione

La storia della linea Lafòa risale agli anni Ottanta, quando Luis Raifer, pionieristico vignaiolo, colse l’enorme potenziale delle uve altoatesine. La creazione della linea ha avuto origine dalla piantagione di Cabernet Sauvignon e Sauvignon blanc nel vigneto Lafòa, segnando una vera rivoluzione nella viticoltura locale. L’alto standard qualitativo stabilito da Raifer rimane la guida per tutti i soci e collaboratori che oggi proseguono lungo questo percorso.

Significato artistico dell’etichetta

Il design dell’etichetta dei vini Lafòa è un omaggio all’arte e alla cultura, con richiami allo stile di Gustav Klimt. La scultura di bronzo presente in etichetta rappresenta l’essenza protettiva della tenuta, fondendo elementi naturali e artistici. La scelta di uno sfondo ispirato all’Art Nouveau rende l’intero progetto ancora più significativo, riflettendo una visione aperta e innovativa della viticoltura altoatesina.

Grazie alla continua ricerca dell’eccellenza e all’impegno nel creare vini unici, la Cantina Colterenzio si pone sempre più come uno dei protagonisti della viticoltura non solo in Alto Adige, ma nell’intero panorama vinicolo italiano e internazionale.