L’arte culinaria italiana continua ad esercitare un’affascinante attrazione per i turisti di tutto il mondo. In occasione del World Pasta Day, previsto per il 25 ottobre, il Touring Club Italia, in collaborazione con Unione Italiana Food, ha condotto un’analisi dettagliata sui gusti gastronomici dei visitatori stranieri nel nostro Paese, evidenziando le preferenze in merito ai piatti di pasta.
Il legame tra turismo e cultura enogastronomica
Un’analisi del turismo gastronomico
La ricerca del Touring Club Italia riporta che più della metà dei ristoratori italiani ha clienti stranieri, con il 54% di essi che afferma che la clientela internazionale rappresenta almeno il 50% della propria attività. Questa affermazione mette in luce una tendenza crescente: la cultura enogastronomica sta assumendo un ruolo sempre più significativo nelle scelte dei turisti che visitano l’Italia. A conferma di ciò, il 72% dei ristoratori ha dichiarato di aver notato un incremento dell’interesse della clientela straniera nei confronti della cucina italiana. Questo dato non solo testimonia la curiosità dei turisti nei confronti dei piatti tipici, ma sottolinea anche l’importanza di esperienze gastronomiche autentiche durante i viaggi.
Papille gustative in evoluzione
Nonostante il preconcetto che possa esistere sulla complessità nell’assaporare piatti tipici come la pasta, le preferenze espresse dai turisti stranieri si allineano sorprendentemente ai formati di pasta più amati. Infatti, il 46% di essi ha mostrato una chiara preferenza per la pasta lunga. Solo il 17% ha proferito gusti per la pasta corta, mentre un significativo 38% ha scelto di non esprimere una preferenza. Questo risvolto potrebbe indicare una familiarità crescente con la preparazione e il consumo di piatti a base di pasta, rafforzando ulteriormente l’idea che il legame con la tradizione culinaria italiana si stia intensificando.
Le ricette preferite dai turisti: la top 10 della pasta
I piatti che conquistano il palato
Nell’ambito della ricerca, è stata stilata una classifica delle dieci ricette di pasta più richieste dai turisti. Al primo posto si trovano gli Spaghetti alla Carbonara, che conquistano il cuore dei visitatori con un punteggio di 7,8. Segue sul podio la celebre Lasagna alla Bolognese con 7 punti e la Pasta al Pomodoro con un punteggio di 6,9. Queste ricette, simbolo della cucina italiana, dimostrano non solo la loro popolarità, ma anche la capacità del nostro Paese di trasmettere tradizione e sapori autentici.
Altri piatti da non perdere
La classifica continua con altre pietanze amate dai turisti: gli Spaghetti alle Vongole, quasi a pari merito con la Pasta al Pomodoro , i Bucatini all’Amatriciana e gli Spaghetti Cacio e Pepe . Altri piatti che occupano posizioni di rilievo sono i Tortellini in Brodo , la Pasta alla Norma , le Trofie al Pesto e, infine, le Orecchiette con Cime di Rapa, che chiudono la classifica con un punteggio di 2,9. Questi numeri rivelano quanto vari siano i gusti dei turisti e come ognuno di essi possa rappresentare un pezzo della cultura e tradizione gastronomica italiana.
L’importanza della pasta italiana nel mondo
Un patrimonio da esportare
Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, pone l’accento sull’importanza delle esperienze gastronomiche nelle scelte dei turisti. Secondo Mastromauro, circa il 56% della pasta prodotta in Italia trova spazio sulle tavole di tutto il mondo, un dato che evidenzia la rilevanza della pasta italiana a livello globale. Il successo della pasta italiana oltreconfine è anche il risultato di secoli di tradizione e competenza, frutto del lavoro e dell’abilità dei pastai italiani.
La cultura del mangiar bene
Inoltre, Mastromauro sottolinea come il patrimonio gastronomico italiano sia valorizzato sia nei ristoranti nel mondo che nelle cucine italiane, creando piatti che esaltano la gioia del mangiare mediterraneo. Questa fervente passione per la cucina sostiene l’importanza della pasta come simbolo di convivialità e tradizione, facendo dell’enogastronomia italiana un punto di riferimento in ambito internazionale. Il legame tra turismo e cultura culinaria si rafforza così ulteriormente, rendendo ogni piatto una vera e propria esperienza di viaggio.