Grana Padano aderisce a Valore D: un passo avanti per l’inclusione di genere nelle imprese italiane

Grana Padano aderisce a Valore D: un passo avanti per l'inclusione di genere nelle imprese italiane - Fornelliditalia.it

Il Consorzio Tutela Grana Padano ha annunciato la sua adesione a “Valore D“, un’associazione attiva in Italia dal 2009, dedicata alla promozione dell’equilibrio di genere e alla creazione di una cultura inclusiva. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di impegno verso l’innovazione e la crescita nel settore. La scelta del Consorzio di unirsi a Valore D evidenzia un forte impegno per la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro, con l’intento di garantire un ambiente in cui ogni individuo possa sentirsi valorizzato e rispettato.

L’importanza della diversità nel mondo del lavoro

Un ambiente lavorativo inclusivo

Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, ha evidenziato l’importanza di creare un ambiente di lavoro dove tutte le persone si sentano al sicuro e rispettate. Questa idea di inclusività non è soltanto una questione etica, ma diventa un vantaggio competitivo per le organizzazioni. Un ambiente lavorativo favorevole alla diversità incoraggia la creatività, la fiducia e la produttività, contribuendo così a una migliore performance aziendale.

Il Consorzio si è già attivato in passato per promuovere politiche di gender equality e welfare aziendale, delegando risorse per migliorare la qualità della vita dei suoi dipendenti. Questi sforzi comprendono specifiche iniziative per sostenere la genitorialità e per promuovere l’integrazione di misure nuove che possano migliorare il benessere dei lavoratori.

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Impatto della membership in Valore D

La decisione di aderire a Valore D rappresenta un’ondata di ottimismo e la volontà di affrontare le sfide nella creazione di un luogo di lavoro più inclusivo. Essere parte di un’associazione come Valore D consente al Consorzio di accedere a risorse e partnership, nonché a un network di aziende che condividono gli stessi obiettivi. In questo modo, il Consorzio prenderà parte a progetti e iniziative capaci di amplificare il messaggio dell’inclusione.

La maggiore diversità all’interno delle aziende favorisce l’innovazione, essenziale in un’industria come quella alimentare, dove il cambiamento e l’adattamento sono necessari per rimanere competitivi.

Il Consorzio Tutela Grana Padano: un attore chiave nel settore lattiero-caseario

Numeri e impatto economico

Il Consorzio Tutela Grana Padano rappresenta un’ampia rete di aziende, composta da 143 membri. Tra di essi, 122 sono dedicate alla lavorazione del formaggio, gestendo un totale di 137 caseifici produttivi. Inoltre, ci sono 142 stagionatori e 197 preconfezionatori che contribuiscono alla distribuzione del prodotto, che è emblematico della tradizione culinaria italiana.

Nel 2023, la produzione lorda vendibile di Grana Padano DOP ha raggiunto un valore di 3.700.000.000 euro. Le vendite si suddividono tra il mercato nazionale e quello internazionale, con 1.750.000.000 euro di fatturato in Italia e 1.950.000.000 euro all’estero. Questi dati suggeriscono non solo la popolarità del prodotto, ma anche la crescente domanda di formaggi italiani a livello globale.

La sfida dell’innovazione e della tradizione

Il Consorzio non si limita a preservare una tradizione casearia plurisecolare; è anche impegnato nella continua innovazione. Affrontare le sfide del mercato richiede investimenti in ricerca e sviluppo, oltre a una strategia chiara per rispondere alle aspettative di un consumatore sempre più attento alla sostenibilità. La partecipazione a iniziative come quella di Valore D è parte di una visione strategica che mira a posizionare il Grana Padano come un prodotto non solo di alta qualità, ma anche rappresentativo di valori etici e sociali moderni.

Nel panorama attuale, ottenere e mantenere la fiducia dei consumatori è cruciale e la trasparenza in materia di pratiche lavorative e inclusione gioca un ruolo chiave in tal senso. Il Consorzio Tutela Grana Padano, attraverso il suo impegno per l’inclusione e il rispetto dei diritti umani, si propone come un esempio da seguire nel settore lattiero-caseario italiano.

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