La filiera agricola italiana ha avviato un dialogo importante sulle necessità che emergono dal settore della meccanizzazione e dell’innovazione in agricoltura. Durante il recente convegno “Il ruolo delle macchine agricole nell’innovazione dell’agricoltura – impatto e futuro delle misure per la meccanizzazione agricola“, organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in collaborazione con Federacma, sono state espresse richieste chiare per una programmazione efficiente e accessibile.
necessità di una programmazione stabile e accessibile
Il contesto odierno nel settore agricolo
La filiera agricola ha sollevato la questione della necessità di una programmazione pluriennale e strutturata, accessibile a un numero maggiore di agricoltori e caratterizzata da costi contenuti. Questo approccio mira a semplificare i processi burocratici, accorpando le numerose opportunità di finanziamento attualmente a disposizione. La richiesta di premialità dedicate a obiettivi specifici è diventata cruciale, in un contesto dove la complessità delle procedure può scoraggiare anche i più determinati.
Prospettive future e innovazione
Il presidente di Federacma, Andrea Borio, ha sottolineato l’importanza di sostenere gli investimenti nella meccanizzazione agricola per garantire competitività ed efficienza nel lungo periodo. L’Italia, attualmente, dispone di un parco macchine inadeguato, con circa 1,5 milioni di veicoli immatricolati prima del 1996 che mancano dei moderni sistemi di sicurezza. Questi mezzi non solo risultano obsoleti, ma sono anche responsabili di un elevato impatto ambientale e di incidenti mortali, con circa 120 decessi registrati annualmente.
La necessità di un cambiamento immediato
Per affrontare questa problematica, Borio ha esortato il ministro Francesco Lollobrigida a unificare i vari bandi e le misure attualmente disponibili in un’unica strategia di lungo termine. Attualmente, il panorama è caratterizzato da una dispersione di risorse che ha creato difficoltà agli agricoltori nel navigare tra le opzioni di finanziamento.
proposta di uno strumento unico per gli agricoltori
Un approccio comune e duraturo
La filiera agricola ha presentato una proposta chiara: la creazione di uno strumento unico e stabile che possa essere operativo per un periodo di almeno 5-7 anni. Questo strumento dovrebbe essere accompagnato da un pacchetto di incentivi con premialità differenziate, in funzione delle specifiche esigenze da affrontare. Tra i principali obiettivi da finanziare figurano il rinnovo del parco macchine, il supporto a giovani agricoltori, l’imprenditoria femminile e lo sviluppo di aree svantaggiate.
Sostenibilità e innovazione come priorità
Un altro punto fondamentale riguarda l’agricoltura di precisione, che richiede l’acquisto di macchinari moderni e tecnologicamente avanzati. La proposta prevede anche la promozione di attrezzature a trazione ecologica, per ridurre l’impatto ambientale del settore agricolo. Questi cambiamenti dovrebbero essere supportati da una semplificazione nelle procedure burocratiche, con l’introduzione di domande autodichiarative e una maggiore produzione di documentazione solo in relazione ai risultati ottenuti.
Conclusione chiara e orientata al futuro
Le proposte emerse dal convegno indicano una volontà chiara di rinnovare e semplificare il settore agricolo, focalizzandosi su strumenti a lungo termine e incentivi ben definiti. La filiera agricola, con queste richieste, cerca di garantire un futuro più sicuro e sostenibile per agricoltori e consumatori.