Il Concorso Miglior Rosato del Mediterraneo si è concluso a Frascati, in occasione della Fiera dei Sapori d’Italia. Questo prestigioso evento, che celebra l’eccellenza dei vini rosati, ha visto la partecipazione di produttori provenienti da diverse regioni italiane, culminando nella premiazione di due notevoli etichette della Costa d’Amalfi. Ideato e diretto dal sommelier Tommaso Caporale, il concorso ha iniziato il suo percorso a maggio in Abruzzo, per poi proseguire in Calabria e terminare nel Lazio.
l’8° edizione del concorso: tappe e selezioni
un viaggio tra le regioni italiane
L’edizione 2024 del Concorso Miglior Rosato del Mediterraneo è iniziata a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, dove si è tenuta una selezione dedicata ai rosati dell’area Adriatica. Il concorso ha avuto come obiettivo la valorizzazione delle diverse espressioni vinicole provenienti da ogni angolo d’Italia. Segue una tappa in Calabria, precisamente ad Altomonte , per la seconda selezione Pollino-Jonio, dove sono stati esaminati rosati di grande carattere e personalità, e a Bisignano , per la valutazione delle migliori bollicine.
Un momento significativo è stato l’arrivo finale a Frascati, dove l’evento ha avuto luogo a Villa Cavalletti, storica dimora adibita a sede dell’Istituto Professionale “Maffeo Pantaleoni”. In questa occasione, gli studenti della scuola hanno collaborato, dimostrando come la sinergia tra istruzione e professione possa portare a risultati eccellenti. La giuria, formata da esperti del settore vitivinicolo, ha avuto il compito di valutare le etichette in base a criteri di qualità, aroma e sofisticatezza.
i vincitori del concorso
le eccellenze della Costa d’Amalfi
Al termine della fase finale di valutazione, il premio per il miglior rosato è andato ex aequo a due etichette emblematiche della Costa d’Amalfi. La prima, il Costa d’Amalfi Doc di Marisa Cuomo, proviene da Furore ed è realizzato con uve Piedirosso e Aglianico, coltivate nei comuni di Cetara e Raito, noti per le loro terre fertili e il clima favorevole. Questo vino si distingue per il suo equilibrio tra freschezza e complessità, frutto di un attento processo di vinificazione e di un’accurata selezione delle uve.
La seconda etichetta vincitrice è stata il Costa d’Amalfi Doc di Giuseppe Apicella, originario di Tramonti , anch’esso proveniente da un sapiente blend di uve Piedirosso e Sciascinoso. Questi rosati non solo rappresentano la qualità vitivinicola della Costiera Amalfitana, ma rafforzano l’identità culturale e gastronomica di un territorio che ha fatto della tradizione un punto di forza.
i rosati sul podio
vini calabresi di alta qualità
Sul podio del Concorso Miglior Rosato del Mediterraneo, oltre ai due vincitori ex aequo, spiccano anche altre etichette provenienti dalla Calabria. Il Rosaspina Calabria Igp delle Cantine Spadafora 1915 di Mangone , realizzato con uve Greco Nero, ha conquistato il favore della giuria grazie alla sua eleganza audace e al carattere distintivo. Questo rosato si è fatto notare per la sua complessità e per un retrogusto che lascia un’impressione duratura.
Accanto ad esso, il Gida Savuto Doc di Antiche Vigne, prodotto a Rogliano , ha mostrato una personalità forte grazie al suo blend di Magliocco Dolce e Greco Nero. I due vini calabresi hanno aggiunto una dimensione ulteriore alla competizione, confermando come la Calabria stia emergendo come una regione significativa nel panorama vitivinicolo italiano.
menzioni speciali e riconoscimenti
qualità organolettiche da premiare
Durante il concorso, sono state assegnate menzioni speciali a vini che si sono distinti per caratteristiche organolettiche uniche. Una di queste è andata al Neostos Calabria Igp di Spiriti Ebbri, proveniente da Celico , che ha impressionato la giuria per la propria complessità gusto-olfattiva. Questo rosato si ottiene da un mix sapiente di uve Greco Nero, Guarnaccia Nera, Magliocco e Merlot, vinificate separatamente, creando un perfetto equilibrio tra struttura e fragranza.
Inoltre, il Premio Maglia Rosa, dedicato al miglior colore, è stato conferito al Vetere Paestum Igp di San Salvatore 1988, prodotto a Stio . Questo rosato, realizzato con uve Aglianico in purezza, è stato apprezzato per il suo vivace colore rosato e la freschezza vibrante, testimoniando la varietà e la qualità delle produzioni vitivinicole italiane.
la crescita del concorso nel panorama vitivinicolo
un appuntamento da non perdere
Il Concorso Miglior Rosato del Mediterraneo, giunto alla sua ottava edizione, continua a rappresentare un’importante occasione per promuovere e valorizzare le migliori etichette dei rosati italiani. Non solo un contest di vini, ma un evento che celebra l’impegno e la dedizione dei produttori locali, che si sforzano di mantenere viva l’antica tradizione vitivinicola delle loro terre.
L’apprezzamento crescente per i rosati del Mediterraneo, da parte di appassionati e professionisti del settore, è un segnale significativo di come questi vini stiano conquistando un posto di rilievo nel panorama vinicolo globale, confermando il loro potenziale e la loro qualità.