Daniel Humm nominato Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNESCO: il cuoco svizzero punta sulla cucina vegetale

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Daniel Humm, il celebre chef svizzero noto per il suo impegno per il cibo a base vegetale e riconosciuto come il migliore cuoco al mondo nel 2017 dai World’s Fifty Best, ha ricevuto un’importante nomina dall’UNESCO. Humm è stato designato Ambasciatore di Buona Volontà per l’Educazione Alimentare, un ruolo che sottolinea la sua determinazione nel promuovere la sostenibilità alimentare e l’importanza di un’alimentazione consapevole.

Daniel Humm: il profilo di uno chef stellato

Un percorso culinario eccezionale

Nato in Svizzera, Daniel Humm ha costruito una carriera stellare, guadagnandosi una reputazione internazionale grazie alla sua visione innovativa della cucina. Il suo ristorante, Eleven Madison Park a New York, ha ricevuto tre stelle Michelin e ben altre prestigiose onorificenze. Humm è noto per il suo approccio alla cucina, che enfatizza l’utilizzo di ingredienti freschi e stagionali, in particolare quelli vegetali, cercando di coniugare ricerca gastronomica e sostenibilità.

L’importanza della cucina vegetale

La scelta di Humm di abbracciare la cucina vegetale è non solo una questione di gusto, ma anche un impegno etico verso il pianeta. Con la crescente consapevolezza sui danni causati dall’industria alimentare tradizionale, Humm punta a dimostrare che anche la gastronomia d’alta classe può e deve integrarsi con pratiche sostenibili. La nomina come Ambasciatore dell’UNESCO rappresenta un riconoscimento del suo pallino per una cucina che rispetti l’ambiente.

L’importanza della nomina a Ambasciatore UNESCO

Riconoscimento internazionale e responsabilità

La nomina di Daniel Humm è avvenuta in una cerimonia a New York, dove è stato accolto con grande entusiasmo. Audrey Azoulay, direttrice generale dell’UNESCO, ha affermato che Humm è un sostenitore energico del cibo sostenibile e che la sua influenza nel mondo gastronomico è essenziale per sfidare le norme esistenti. La posizione di Ambasciatore di Buona Volontà non è solo un prestigioso titolo, ma un’opportunità per Humm di amplificare il messaggio sull’importanza delle scelte alimentari per il futuro del nostro pianeta.

Un impegno per le generazioni future

Durante la cerimonia, Humm ha espresso la sua intenzione di lavorare a stretto contatto con l’UNESCO per favorire l’educazione alimentare e promuovere la consapevolezza collettiva. Sottolinea che “le scelte riguardanti il cibo non solo influenzano il nostro benessere, ma anche quello dell’ambiente e delle comunità locali.” La sua missione è chiara: garantire che le future generazioni comprendano l’impatto delle proprie scelte alimentari.

Iniziative future e l’Atlante Alimentare Internazionale

Un progetto per la salvaguardia delle tradizioni culinarie

Uno degli obiettivi principali di Humm, nell’ambito del suo nuovo ruolo, è la creazione di un Atlante Alimentare Internazionale dell’UNESCO. Questo strumento avrà lo scopo di documentare e proteggere centinaia di tradizioni culinarie, molte delle quali si trovano a rischio di estinzione. Attraverso il riconoscimento di queste pratiche gastronomiche, Humm intende non solo preservare la diversità culturale, ma anche ispirare un approccio più sostenibile al cibo.

Valorizzare le tradizioni indigene

Il nuovo Ambasciatore di Buona Volontà intende inoltre promuovere la consapevolezza riguardo alle tradizioni culinarie indigene, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella sostenibilità alimentare e nell’equità. Le culture culinarie locali spesso riflettono un profondo rispetto per la natura e le risorse, e Humm vuole utilizzare questa consapevolezza per educare il pubblico sui benefici di una mente aperta nei confronti delle differenti pratiche alimentari. La sua visione è quella di un mondo dove ogni pasto diventi “una celebrazione della diversità e delle scelte sostenibili.”