Vendemmia 2023 del Primitivo di Manduria: calo della produzione ma qualità eccellente delle uve - Fornelliditalia.it

Vendemmia 2023 del Primitivo di Manduria: calo della produzione ma qualità eccellente delle uve

Il periodo di vendemmia per il PRIMITIVO di MANDURIA si apre con stime che rivelano un notevole calo nella produzione. Nonostante la diminuzione del 40% rispetto all’anno precedente, i produttori e il Consorzio di tutela sottolineano che la qualità delle uve raccolte è di alto livello, un aspetto cruciale per il futuro di questa rinomata DOC pugliese.

Andamento della vendemmia e fattori climatici

Riduzione della produzione e qualità delle uve

Quest’anno, la vendemmia nel sud della Puglia è iniziata in anticipo, con due settimane di anticipo rispetto agli anni passati. Secondo Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, la riduzione della produzione è stata significativa, con un calo attestato intorno al 40%. Nonostante ciò, il Consorzio ha registrato che la qualità delle uve è eccellente, con grappoli di dimensioni ridotte ma in ottimo stato di salute.

Le condizioni climatiche, in particolare il caldo prolungato e la siccità, hanno influito sulla dimensione dei grappoli, aumentando la concentrazione degli zuccheri e la gradazione alcolica. Questo aspetto potrebbe rivelarsi vantaggioso per il prodotto finale, aumentando il suo potenziale di mercato. L’andamento climatico ha dunque avuto un impatto non solo quantitativo, ma anche qualitativo, su un vino che è già apprezzato a livello nazionale e internazionale.

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Il ruolo dei viticoltori

Pastorelli ha espresso un vivo riconoscimento per il lavoro dei viticoltori che operano nei 18 comuni dell’area del Primitivo di Manduria. L’impegno costante e la dedizione di questi agricoltori sono stati fondamentali per affrontare le sfide di una vendemmia segnata da condizioni climatiche complesse. La loro resilienza e competenza sono essenziali per mantenere l’eccellenza e la reputazione del Primitivo di Manduria come un simbolo della viticoltura pugliese.

Il mercato vitivinicolo e le sfide attuali

Crisi vitivinicola globale

Attualmente, il comparto vitivinicolo affronta una fase delicata, segnata da una crisi ciclica a livello mondiale. Questa situazione comporta inevitabilmente delle ripercussioni anche per i viticoltori della regione. Pastorelli ha commentato la situazione di mercato, evidenziando l’esistenza di pratiche commerciali sleali da parte di speculatori, che compromettono ulteriormente la posizione economica dei produttori. La pressione di questi fattori esterni costringe alcuni viticoltori a svendere il proprio prodotto, mettendo a rischio la sostenibilità delle attività locali.

Strategie del consorzio

Di fronte a questa situazione, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio è attivo nel tutelare il bene comune, adottando tutte le misure necessarie ai sensi della normativa vigente. Tuttavia, si sottolinea che il Consorzio non può intervenire direttamente nelle trattative commerciali tra privati. La situazione potrebbe determinare un calo della pressione produttiva sulla DOC, il che, sebbene difficile in questo momento, potrebbe portare a un ribilanciamento dei livelli delle giacenze nelle cantine del territorio.

Il calo della produzione, se gestito correttamente, potrebbe generare risultati positivi, favorendo così l’idea che le difficoltà possano realmente rappresentare un’occasione di progresso per l’intera filiera vitivinicola.

Prospettive per il futuro del Primitivo di Manduria

Opportunità di crescita

Pastorelli ha condiviso un messaggio di ottimismo, incoraggiando a vedere nelle crisi un’opportunità per migliorare e innovare. Il desiderio è quello di continuare a lavorare insieme per valorizzare il PRIMITIVO di MANDURIA a livello globale, proteggendo la storia e la tradizione di una produzione vinicola che ha reso celebre la Puglia nel mondo. La qualità delle uve di quest’anno rappresenta un segnale positivo, dimostrando che anche in momenti di difficoltà è possibile mantenere alto il nome di un prodotto di eccellenza.

Il futuro del Primitivo di Manduria, dunque, sembra avere il potenziale per crescere e adattarsi alle sfide del mercato, a patto che i produttori e il consorzio continuino a lavorare in sinergia per garantire un prodotto di qualità, in grado di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente e attenta alla tipicità e all’eccellenza.

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