L’ascesa dell’Etna Doc: l’enoturismo e i giovani imprenditori trasformano Castiglione di Sicilia

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L’Etna Doc, con i suoi 1.500 ettari di terreno vitato, si sta affermando come un esempio di rinascita economica e sociale per Castiglione di Sicilia. Negli ultimi dieci anni, questo territorio ha visto una crescita significativa sia nella superficie vitata sia nella produzione vinicola, attirando l’attenzione di turisti e investitori, in particolare da parte di giovani produttori. L’enoturismo rappresenta una nuova frontiera per l’economia locale, promuovendo un legame sempre più forte tra il vino e il vulcano, fonte di vita e opportunità.

Crescita della produzione vinicola

Il boom della superficie vitata

Negli ultimi dieci anni, sotto l’ombra del vulcano attivo più alto d’Europa, la superficie vitata di Castiglione di Sicilia è aumentata del 70%. Questo fenomeno non è solo quantitativo; la qualità del vino prodotto ha riscosso l’attenzione della critica internazionale, contribuendo a rafforzare la reputazione dell’Etna Doc. Le aziende locali hanno quadruplicato la produzione di bottiglie, rispondendo a una crescente domanda sia sul mercato nazionale che internazionale.

Incremento nell’occupazione giovanile

Un aspetto positivo di questa espansione è la crescente partecipazione dei giovani nell’industria vinicola. Un’analisi del Consorzio Etna Doc, effettuata in occasione degli Etna Days, ha rivelato che il 20% delle aziende vitivinicole è gestito da under 41 anni, il che è significativamente superiore alla media nazionale del 10%. Questa percentuale è particolarmente impressionante se consideriamo il contesto italiano, dove la media di conduzione da parte di giovani è in costante calo.

Enoturismo e impatto economico

Un nuovo asset per l’economia locale

L’enoturismo ha preso piede come un asset economico cruciale per il territorio, attirando principalmente visitatori stranieri, in particolare americani. Secondo uno studio dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, il settore enoturistico ha generato circa 123 milioni di euro all’anno, con 200.000 presenze ogni anno. Ogni bottiglia di vino consumata in questa area contribuisce, sia direttamente che indirettamente, a un impatto economico di ben 82 euro per il territorio, evidenziando come il vino possa rappresentare un volano economico limitato dall’influenza della viticoltura.

Investimenti e sviluppo dell’accoglienza

Circa il 60% delle aziende che operano nella zona ha implementato tour e degustazioni come parte della loro offerta enoturistica, mentre il 15-20% ha investito in strutture di accoglienza e ristorazione. Questa tendenza ha portato a un arricchimento dell’offerta turistica, rendendo Castiglione di Sicilia una meta privilegiata per gli amanti del vino e della natura.

Il ruolo sociale del vino

Il vino come calmieratore sociale

Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, ha descritto il vino come un “calmieratore sociale” sempre più decisivo nel panorama locale. Molti giovani stanno tornando a gestire i terreni vitati ereditati dai nonni, partecipando a un “salto generazionale” che offre nuove opportunità di lavoro. Inoltre, l’agricoltura di montagna con vigneti coltivati ad alberello richiede un notevole impegno in termini di manodopera: ogni anno si registrano oltre 200 mila giornate lavorative demandate, coinvolgendo circa 2.500 persone nella produzione vitivinicola.

La sostenibilità del territorio

L’assenso della Doc Etna ha reso possibile una notevole sostenibilità economica per le imprese locali. Con un fatturato complessivo di 50 milioni di euro e un valore del vigneto per ettaro fino a 150 mila euro – cinque volte superiore alla media regionale – il settore vitivinicolo si configura come un pilastro fondamentale per lo sviluppo dell’intera area. L’enoturismo, all’interno di questo sistema produttivo, non solo favorisce l’economia locale, ma contribuisce anche alla preservazione del paesaggio e delle tradizioni agrarie della Sicilia.

Il successo dell’Etna Doc rappresenta un esempio virtuoso di come il vino possa diventare un motore di crescita e innovazione, creando opportunità per le nuove generazioni, rafforzando l’identità del territorio e combattendo l’abbandono.