L'Italia e l'obesità infantile: una situazione preoccupante - Gaeta.it

L’Italia e l’obesità infantile: una situazione preoccupante

Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per prevenire l’obesità e le malattie correlate, migliorando la qualità della vita.

L’obesità è una delle principali sfide per la salute pubblica a livello globale. Questa condizione non solo influisce negativamente sulla qualità della vita, ma è anche strettamente collegata a una serie di malattie gravi, come il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa e la cardiopatia ischemica. Inoltre, l’obesità è uno dei fattori di rischio principali per vari tipi di cancro, tra cui quelli dell’intestino, rene, esofago, pancreas e cistifellea. Per le donne, il rischio aumenta anche per il cancro del seno in post-menopausa, endometrio e ovaio.

La sfida dell’obesità infantile

L’obesità infantile rappresenta una delle sfide più importanti per la salute pubblica. I bambini in sovrappeso hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche in età adulta. Il sistema di sorveglianza OKkio alla Salute fornisce dati preziosi per monitorare e affrontare questo problema, evidenziando l’importanza di interventi precoci.

I dati italiani

I dati italiani 2022 dell’Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi di età scolare (HBSC), su un campione di studenti di 11, 13 e 15 anni, in base a quanto auto-dichiarato, evidenziano che il 18,2% dei ragazzi 11-17 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso.

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L’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età, è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud. Rispetto alla precedente rilevazione, effettuata nel 2017/2018, tali valori risultano in aumento per entrambi i generi (17% sovrappeso e 3% obeso).

Tra i comportamenti alimentari scorretti, permane l’abitudine di non consumare la colazione nei giorni di scuola, con prevalenze che vanno dal 21% a 11 anni, al 27,9% a 13 anni e al 29,6% a 15 anni; tale percentuale è maggiore nelle ragazze in tutte le fasce d’età considerate ed è sostanzialmente stabile rispetto al passato.

Solo un terzo dei ragazzi consuma frutta almeno una volta al giorno (lontano dalle raccomandazioni) con valori migliori tra le ragazze e nella fascia d’età degli 11enni. Il consumo di verdura almeno una volta al giorno è raggiunto da solo un adolescente su quattro ed è maggiore nelle ragazze.

Le bibite zuccherate/gassate sono consumate più dai maschi in tutte e tre le fasce d’età considerate (le consumano almeno una volta al giorno: il 14,4% degli undicenni; il 14,5% dei tredicenni; il 12,6% dei quindicenni). Il trend, in discesa dal 2010 al 2018, subisce un arresto in quest’ultima rilevazione.

L’eccesso ponderale nei 17enni è pari al 19,3% (15,9% sovrappeso e 3,9% obesità) ed è sensibilmente maggiore nei maschi (maschi sovrappeso e obesi: 19,8% e 3,9% vs femmine: 11,7% e 2,8%). Circa un diciassettenne su due consuma tutti i giorni la prima colazione con valori lievemente inferiori tra le ragazze. Le ragazze consumano, più dei ragazzi, frutta e verdura almeno una volta al giorno (32% consumo di frutta e 36% consumo di verdura vs frutta 29% e verdura 24%).

L’attività fisica quotidiana è nettamente maggiore tra i maschi (7,1% vs 3%); per contro le ragazze a questa età passano più tempo davanti agli schermi.

L’importanza di una dieta equilibrata

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione dell’obesità. Adottare una dieta sana ed equilibrata è fondamentale non solo per mantenere un peso corporeo adeguato, ma anche per prevenire malattie croniche e migliorare la qualità della vita. In Italia, il sistema di sorveglianza OKkio alla Salute, attivo dal 2007, monitora l’evoluzione dell’obesità infantile e valuta gli interventi di promozione della salute, evidenziando l’importanza di iniziare una corretta educazione alimentare fin dall’infanzia.

Obesità e cancro: un legame pericoloso

L’obesità è riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per diversi tipi di cancro. Il tessuto adiposo in eccesso può influenzare negativamente il metabolismo e il sistema immunitario, aumentando il rischio di sviluppare neoplasie. Per questo motivo, è essenziale promuovere abitudini alimentari sane e uno stile di vita attivo, riducendo così i rischi associati all’obesità.

La prevenzione come chiave del benessere

Prevenire l’obesità richiede un approccio multifattoriale che comprenda la promozione di una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare e l’educazione alimentare. In Italia, il rapporto ISTAT del 2021 ha rilevato che il 36,1% della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre l’11,5% è obesa. Questi dati sottolineano l’importanza di interventi mirati per migliorare la salute pubblica.

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