La cucina regionale del Lazio, così ricca di piatti tipici buonissimi e famosi in tutto il mondo, avrà probabilmente contribuito a creare la culla ideale per chi ama apprezzare le gioie del cibo: sta di fatto che una cosa è certa, ad apprezzare maggiormente la cucina sono gli abitanti del Lazio.
È quanto emerge da una ricerca commissionata da Müller Italia alla piattaforma di consumer insight Toluna. L’indagine, mirata a esplorare le tematiche del benessere e del piacere, e la relazione intercorrente tra i due concetti nell’opinione degli italiani, nonché ad inquadrare il ruolo svolto dall’alimentazione in questo contesto, ha evidenziato come la regione che propende maggiormente ad un approccio edonistico nei confronti del cibo è appunto il Lazio.
Di fronte ad una domanda tesa ad indagare l’approccio nei confronti dell’alimentazione, risulta che circa il 54% degli intervistati del Lazio cerca sempre un equilibrio tra buon sapore e cibo sano, ma per ben il 15% degli intervistati (contro una media nazionale dell’8%) l’unico elemento che conta nel cibo è il sapore, che deve dare piacere. L’aspetto salutistico è valutato prioritario dal 31% degli intervistati, al di sotto della media nazionale che si attesta al 39%.
A riconferma di questo, chiedendo agli abitanti del Lazio di pensare al “cibo che fa stare bene”, i concetti citati maggiormente sono il piacere (48% contro una media nazionale del 46%), la soddisfazione (41%) e la bontà (38%).
Parlando in particolare del rapporto tra cibo e piacere, gli abitanti del Lazio sostengono che il cibo sia sempre un piacere nel 34% dei casi e che il cibo sia un piacere solo se è buono al palato nel 28% dei casi, contro il 22% della media nazionale.
Di contro, il cibo è piacere solo se è buono e allo stesso tempo salutare solo per il 25% del campione (contro una media nazionale del 32%).
Il 65% degli abitanti della regione ha dichiarato, inoltre, di prestare più attenzione a ciò che mangia rispetto a cinque anni fa. Al supermercato, i cittadini del Lazio si lasciano guidare soprattutto dal rapporto qualità-prezzo (64%), dalla freschezza dei prodotti (61%), dalla data di scadenza e dalla provenienza d’origine (46%) ma il sapore rimane un elemento importante durante il processo d’acquisto per il 44% degli intervistati.
In sintesi i dati emersi sulle risposte date dai romani:
Il 52% dei romani cerca sempre un equilibrio tra buon sapore e cibo sano, ma per ben il 19% degli intervistati l’unico elemento che conta nel cibo è il sapore. L’aspetto salutistico è valutato prioritario dal 32% degli intervistati, al di sotto della media nazionale che si attesta al 39%. A riconferma di questo, chiedendo ai romani di pensare al “cibo che fa stare bene”, i concetti citati maggiormente sono il piacere (50% contro una media nazionale del 46%), la soddisfazione (43%) e la bontà (41%).
Parlando del rapporto tra cibo e piacere, i romani sostengono che il cibo sia sempre un piacere nel 39% dei casi e che il cibo sia un piacere solo se è buono al palato nel 30% dei casi, contro il 22% della media nazionale. Di contro, il cibo è piacere solo se è buono e allo stesso tempo salutare solo per il 19% del campione (contro una media nazionale del 32%).
Il 61% degli abitanti di Roma ha dichiarato, inoltre, di prestare più attenzione a ciò che mangia rispetto a cinque anni fa. Al supermercato, i romani si lasciano guidare soprattutto dal rapporto qualità-prezzo (65%), dalla freschezza dei prodotti (61%), dalla data di scadenza e dalla provenienza d’origine (46%) ma il sapore rimane un elemento importante durante il processo d’acquisto per il 44% degli intervistati.
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