323 milioni di euro a sostegno del settore vitivinicolo: il decreto Masaf per la campagna 2025/2026

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I recenti sviluppi nel settore vitivinicolo italiano sono segnati dall’emissione del decreto Masaf, che stabilisce un’allocazione di 323 milioni di euro provenienti dalle risorse OCM Vino. Questa misura è stata ideata per sostenere le aziende vinicole durante la campagna 2025/2026, evidenziando l’impegno dell’Unione Europea nel promuovere l’efficienza e la competitività del settore.

Ripartizione dei fondi OCM Vino

Promozione sui mercati esteri

Una delle misure più significative del decreto è la destinazione di 98 milioni di euro per la promozione sui mercati esteri. Questo investimento ha l’obiettivo di incentivare le esportazioni di vini italiani, nonché di rafforzare la presenza dei produttori nei mercati internazionali. La promozione includerà azioni mirate, come campagne pubblicitarie e eventi fieristici, per valorizzare il made in Italy e aumentare il riconoscimento dei nostri vini a livello globale. L’attenzione a mercati emergenti, così come a quelli tradizionali, sarà fondamentale per garantire un’espansione continua del settore.

Ristrutturazione e riconversione vigneti

Una parte rilevante dei fondi, pari a 144,1 milioni di euro, sarà dedicata alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Questi interventi sono essenziali per migliorare la qualità delle produzioni vinicole italiane e per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato. La modernizzazione dei vigneti, attraverso tecniche più sostenibili e innovative, permetterà di aumentare la competitività dei produttori e di allinearsi con gli standard internazionali di qualità e sostenibilità. Le aziende potranno così gestire meglio le risorse idriche e ridurre l’impatto ambientale delle pratiche agricole.

Altri finanziamenti e interventi previsti

Vendemmia verde e investimenti

Il decreto Masaf prevede anche 4,8 milioni di euro per promuovere la vendemmia verde, un’operazione che permette di ridurre la quantità di uva raccolta per garantire una maggiore qualità del prodotto finale. Questo intervento è particolarmente utile in anni di abbondanza di produzione, quando una vendemmia eccessiva potrebbe compromettere la qualità del vino.

In aggiunta, 57,6 milioni di euro saranno destinati ad altri investimenti nel settore vitivinicolo. Questi fondi possono includere moderne tecnologie di vinificazione, miglioramento delle infrastrutture e sviluppo di pratiche sostenibili. Gli investimenti in innovazione sono dichiarati come priorità, poiché possono contribuire a creare un settore vitivinicolo più forte e resiliente.

Distillazione dei sottoprodotti

Infine, sono previsti 19,2 milioni di euro per la distillazione dei sottoprodotti. Questa misura è strategica per ridurre lo spreco e valorizzare i residui della lavorazione dell’uva, trasformandoli in prodotti utili come grappa o altri distillati. La distillazione non solo migliora la sostenibilità del processo di produzione ma offre anche opportunità economiche significative per le aziende vinicole.

L’assegnazione di queste risorse non solo testimonia l’importanza del settore vitivinicolo per l’economia italiana, ma sottolinea anche un approccio consapevole verso un futuro più sostenibile e innovativo. L’efficace utilizzo di questi fondi dovrà essere monitorato con attenzione per garantire che ogni euro investito contribuisca realmente alla crescita e alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo nazionale.